Nota ai ministri: controlli sui conducenti di bus
Marco Rizzo chiede di controllare eventuali effetti avversi del prodotto a mRna
Una richiesta perentoria, che solleva più di un interrogativo. Si tratta della lettera, indirizzata al ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini e al ministro della Salute Orazio Schillaci, firmata da Marco Rizzo, segretario di “Democrazia sovrana popolare” e da due medici, Daniele Giovanardi e Giuseppe Barbaro. Quest’ultimo, dirigente di Cardiologia ed Ecografia del Policlinico Umberto I di Roma, da tempo aveva illustrato i possibili effetti avversi del farmaco a mRna somministrato come antidoto al Covid. Nella nota si chiede di sottoporre ad accertamenti gli autisti di pullman. “Dopo la relazione del cardiologo dottor Giuseppe Barbaro al Senato della Repubblica – si legge – che alla luce della più recente letteratura scientifica ha evidenziato e motivato un sensibile aumentato rischio di arresto cardiaco in pazienti plurivaccinati con sieri a mRna, riteniamo indispensabile l’immediata valutazione di uno screening nazionale cardiologico per tutti i conducenti di mezzi pubblici o privati per il trasporto di passeggeri”. Una richiesta che solleverà polemiche, considerato che in Italia si continua a negare la possibilità di indagare sugli effetti avversi del farmaco somministrato a milioni di persone senza alcun accertamento preventivo sulla tollerabilità dello stesso. Le perplessità dei firmatari della lettera, già evidenti da tempo, si sono accentuate in seguito all’ultimo, drammatico episodio del pullman precipitato a Mestre. “Tale richiesta diventa oltremodo più urgente alla luce della secretazione dei risultati dell’autopsia del conducente del bus di Mestre signor Rizzotto (nella foto). Circostanza che, anziché tranquillizzare la pubblica opinione legittima, al contrario, i peggiori sospetti”. La nota è inviata dai firmatari come “misura precauzionale per la tutela della collettività” e sicuramente susciterà indignazione tra coloro che non hanno mai tollerato voci critiche sul farmaco somministrato per il quale, in molti altri paesi europei sono state avviate indagini accurate su possibili eventi avversi. In molti paesi, tranne in Italia.