Novavax, slitta ancora la data di prenotazione
Nuvaxovid, continua la girandola di date per le consegne: è di poche ore fa, l’annuncio che nel Lazio, le prenotazioni che dovevano partire domani, giovedì 24 febbraio, slittano a data da definirsi e da parte regionale sembra si brancoli nel buio. L’antidoto al Covid atteso da 250mila persone non immunizzate nel Lazio continua a farsi desiderare. Prodotto dall’azienda di biotecnologie Novavax e approvato recentemente dall’Aifa, Nuvaxovid sfrutta la tecnica delle proteine ricombinanti, diversa da quella innovativa ad mRna ed è già in uso per diverse infezioni virali. Ė un vaccino di nuova generazione, ma ha alle spalle una lunga storia di studi e prove di sicurezza ed efficacia. Rientra, infatti, nei vaccini proteici, una tipologia già in uso da decenni contro patologie come pertosse, epatite e meningite, herpes zoster e altre infezioni virali. I vaccini proteici, per provocare una risposta immunitaria, forniscono alle cellule proteine e coadiuvanti, invece che un frammento di codice genetico. Si tratta quindi di un vaccino realizzato a livello biologico, considerato il principio delle proteine ricombinate. I dati disponibili avrebbero mostrato un’efficacia di circa il 90% nel prevenire la malattia da Covid-19 sintomatica, anche nella popolazione anziana. Così, mentre sono già attive 22 linee di somministrazione per circa 5mila slot disponibili al giorno, la partenza delle prenotazioni prevista per domani è posticipata perché, spiega l’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato, “a tutt’oggi non abbiamo avuto ancora certezza sul giorno dell’arrivo delle forniture del vaccino”. Una giustificazione incomprensibile, considerato che era data per certa l’attivazione di tutta la filiera fin dal 15 febbraio.