Nuove farmacie: nella querelle con la Regione interviene il Prefetto di Roma
Brutto colpo per il presidente Zingaretti. Nella vertenza che vede opposta la Regione Lazio ai titolari di farmacia, vincitori di concorso nel 2012 per l’assegnazione della sede, una nota della prefettura di Roma segna un punto a favore per i giovani professionisti. Interpellato dalla Regione per una verifica su eventuali infiltrazioni malavitose nelle more dell’assegnazione, il prefetto, nella nota inviata ai farmacisti risponde “si è ritenuto di non poter dar seguito a quanto richiesto, attesa la non riconducibilità della fattispecie tra le ipotesi individuate dal decreto 159 del 2011” (attinente all’antimafia, ndr). Il tutto a suffragio della argomentata relazione presentata dall’avvocato Romina Raponi che, a difesa dei professionisti, in 24 pagine di deduzioni difensive ha individuato numerosi profili di illegittimità e incostituzionalità cui sarebbe incorso l’ufficio legale dell’ente territoriale. In primo luogo si vedrebbe leso il principio di uguaglianza, non avendo la Regione Lazio mai adottato analoga procedura in simili casi. Secondo aspetto, per i vertici di via Cristoforo Colombo non si tratta di fornire una concessione con autorizzazione alla vendita, elementi che potrebbero rientrare nella fattispecie contemplata dalla richiesta regionale ma è soltanto richiesto un nulla osta alla autorizzazione all’apertura di sedi già individuate, messe a concorso e attribuite con regolare procedura. E anche qui, non sarebbe la Regione, semmai il Comune, titolare delle concessioni in oggetto, a dover invocare il ricorso a siffatto controllo. Una Caporetto insomma che i giovani farmacisti accolgono come un punto a favore “verso la vittoria per quello che è un nostro diritto che la Regione da anni, inspiegabilmente ci nega”, ripetono all’unisono. E il 25 alle 10 manifesteranno tutti sotto la sede di via Rosa Raimondi Garibaldi.