Sanità VI Municipio: da maggio 2025, salvo complicazioni, arrivano nuovi servizi assistenziali e la notizia assume un significato particolare perché, non solo il risultato è frutto della collaborazione istituzionale, ma l’assistenza ai cittadini ha il sapore di una conquista dovuta al ripristino della legalità, in spregio all’arbitrio. La storia, ignota al grande pubblico ma ben conosciuta dai residenti di Torre Maura, fu portata alla luce il 30 aprile 2024, grazie a un servizio della trasmissione “Quarta Repubblica” su Retequattro. Da 32 anni, un locale comunale in via delle Averle, già sede di un collettivo vicino agli anarchici, era occupato da quattro persone adulte “non aventi titolo” e non si riusciva a sgomberare i locali, nonostante fossero da tempo stanziati 2,9 milioni di euro, grazie all’articolo 20 della legge 67 del 1988 sull’edilizia sanitaria. Nell’edificio era prevista la realizzazione di una casa di comunità, in ossequio agli standard sull’assistenza territoriale previsti dal decreto numero 77 del 2022 del ministero della Salute. C’è voluta la determinazione del presidente del Municipio Nicola Franco, che non si è arreso di fronte a una insostenibile evidenza e ha combattuto affinché i locali fossero restituiti ai cittadini – previo sgombero avvenuto il 7 maggio – per i previsti usi istituzionali e il 3 ottobre, finalmente, è stata posta la prima pietra dell’edificio, un gesto simbolico che assume, considerati i trascorsi, un valore particolare. Così, i 300 mila residenti nel VI Municipio delle Torri, entro pochi mesi potranno godere dell’assistenza territoriale nei 1000 metri quadrati concessi in comodato d’uso alla Asl Roma 2 per 30 anni da prorogare per altri 30. Saranno attivati tutti i servizi per la presa in carico del cittadino: ambulatori specialistici, il consultorio familiare, un punto prelievi, un punto unico di accesso e in più un servizio di assistenza sociale, essenziale in un quartiere in cui sono presenti atavici casi di fragilità. La vera novità è rappresentata dall’ambulatorio pediatrico, fondamentale in un territorio con la maggior percentuale di bambini e ragazzi di tutta Roma. Palpabile la soddisfazione dei rappresentanti delle istituzioni. Per primo, il presidente Franco si sente confortato perché “finalmente nel territorio si torna a fare prevenzione”. “Quando le Istituzioni lavorano insieme non esistono impedimenti di sorta – continua il presidente – e, in questo caso Regione Lazio, VI Municipio, Prefettura, Asl Roma 2 hanno agito di comune accordo verso un comune obiettivo”. Sui social interviene il presidente della Regione Francesco Rocca. “Sono partiti i lavori per la realizzazione della Casa della comunità di via delle Averle, a Torre Maura – scrive sulla sua pagina – finalmente torneranno i servizi di cure primarie in uno dei quartieri più complessi di Roma. Sono stato eletto per stare vicino e dare risposte a chi ne ha bisogno. Qui c’è bisogno di legalità e sicurezza, ma anche di presa in carico del cittadino”, comunica il presidente, garantendo che insieme al commissario della Asl Roma 2 Francesco Amato, farà di tutto per portare, entro il 1° maggio 2025, medici e infermieri nella nuova casa di comunità. Una Festa del Lavoro celebrata con tutti i crismi. (Nella foto: Tor Bella Monaca nel VI Municipio)

 

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