“Vogliamo costruire la più grande cittadella della salute a livello europeo. Mettendo in rete il San Camillo, il nuovo Bambino Gesù che sorgerà nell’area dell’ex Forlanini e lo Spallanzani. Un polo sanitario dove saranno connessi due poli di ricovero a carattere scientifico – Bambino Gesù e Spallanzani – e una struttura di emergenza e urgenza come il San Camillo. Un intervento che cambierà anche il volto della sanità romana”. Esordisce così, illustrando il programma sulla sanità, Alessio D’Amato, assessore che si candida alla presidenza della Regione Lazio e che ha presentato la coalizione che lo sosterrà il 22 dicembre, nel comitato elettorale in via di Portonaccio. Un gruppo ampio, “con spiccata connotazione progressista e riformista – chiarisce D’Amato – che concorrerà alla stesura del programma”. Oltre al Partito democratico, sostengono la candidatura il Terzo Polo di Renzi e Calenda, +Europa, il Partito socialista italiano, DemoS, Europa Verde e due liste civiche, di cui una capeggiata dall’ex presidente del Lazio Piero Badaloni, sotto la cui giunta D’Amato iniziò la sua carriera alla Pisana, nel 1995. Ė ormai certo che il Movimento 5 stelle non appoggerà la candidatura, così come Sinistra italiana, entrambi correranno da soli. Nonostante ciò, D’Amato sente già la vittoria a portata di mano. Sicuramente, l’endorsement di Mariella Enoc, potente presidente del Bambino Gesù, arrivato con una lettera nel giorno in cui D’Amato presentò la sua candidatura (https://www.sireneonline.it/wordpress/damato-si-candida-a-presidente-tra-sostegni-e-opposizione/) deve aver fortemente incoraggiato l’assessore e con l’avversario di centrodestra Francesco Rocca la sfida sarà sicuramente interessante.

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