L’obesità assurge al rango di malattia e viene inserita nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Ė una piccola rivoluzione, quella contenuta nelle disposizioni della proposta di legge di iniziativa del deputato Roberto Pella, approvata il 28 maggio in commissione Affari Sociali della Camera e  calendarizzata per la votazione. Attraverso le nuove norme, tutte le prestazioni che hanno una relazione con l’aumento ponderale saranno tutte a carico del Servizio sanitario nazionale e al paziente, qualora non sia esente, resterà solo l’incombenza del pagamento ticket. L’iniziativa nasce dall’opera incessante che i rappresentanti dell’intergruppo parlamentare “Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili” – di cui Pella è presidente – svolgono da tempo per allertare l’opinione pubblica su un tema che diventa sempre più pressante e sensibilizzare la comunità scientifica affinché promuova programmi di prevenzione e indirizzi la ricerca a proporre rimedi sempre più efficaci. L’obesità sarà inoltre inserita nel Piano nazionale delle cronicità, un documento di indirizzo e approfondimento del ministero della Salute mentre spetterà alle Regioni prevedere nei rispettivi Piani sanitari territoriali, iniziative volte, tra le altre cose, a garantire pieno accesso alle cure e ai trattamenti nutrizionali, farmaceutici e chirurgici. Le persone adulte con obesità in Italia rappresentano il 12 per cento della popolazione, ovvero circa 6 milioni, a cui si aggiunge circa un altro 40 per cento di persone con sovrappeso, il che significa che nel nostro Paese un problema di peso riguarda oltre la metà degli adulti. Circa un bambino su tre in Europa ha un problema di sovrappeso o obesità, e i numeri dell’Italia sono in linea, con circa il 30 per cento. “Riconoscere l’obesità come una vera e propria malattia e affrontarla come una priorità nazionale è il principale contenuto della proposta di legge a mia prima firma, che sarà discussa a luglio in Aula alla Camera”, ha dichiarato il parlamentare. L’auspicio è che il provvedimento sia approvato entro la fine dell’anno, così da collocare l’Italia come Paese che per primo ha legiferato sul tema e farsi portavoce a livello europeo. Obiettivo: la promozione di iniziative di prevenzione, legandole ad esempio a eventi sportivi e campagne di informazione e sensibilizzazione per ridurre lo stigma che la malattia porta con sé. Ulteriore obiettivo la realizzazione di reti regionali per l’assistenza, attraverso l’integrazione dei centri di riferimento regionali con la chirurgia bariatrica e la medicina territoriale, nonché la garanzia del pieno accesso alle cure e ai trattamenti nutrizionali, farmaceutici e chirurgici. Infine l’istituzione dellOsservatorio per lo studio dell’obesità presso il ministero della salute, con compiti di monitoraggio, studio e diffusione degli stili di vita della popolazione italiana. “La presa in carico da parte della politica di questa emergenza – ha dichiarato Andrea Lenzi, presidente del comitato tecnico-scientifico dell’intergruppo parlamentare – è fondamentale e la rapida approvazione di una simile legge è non solo auspicabile, ma necessaria”. Un sostegno importante per arrivare alla meta.

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