Ondata di calore, collasso nel pronto soccorso sovraffolato

Pronto soccorso: è consistente l’afflusso di anziani in questi giorni caratterizzati dall’ondata di caldo anomalo. Tutto esaurito nei posti di primo intervento della Regione. Protesta il Codacons chiamando in causa i medici di famiglia, che dovrebbero fare da filtro alle chiamate al 118, effettuate in maggior parte da anziani con problemi respiratori e cardiaci, i più colpiti dalle avverse condizioni climatiche.  «In Italia – ha dichiarato  il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli –  c’è una rete diffusa su tutto il territorio: sono i medici di famiglia, già pagati per esercitare la loro funzione capillarmente. Certo che se in questo periodo sono in ferie, attaccano la segreteria alle 10, non vanno spontaneamente a trovare in casa i loro pazienti più a rischio, non vengono coinvolti e coordinati da comuni ed Asl in una task force di emergenza, allora si produce l’intasamento dei pronto soccorso». Sotto accusa, in particolare, il mancato passaggio di consegne tra i sanitari titolari degli studi e i colleghi sostituti che, a quanto dichiarato dai responsabili dell’Associazione di tutela, non avrebbero ricevuto istruzioni in merito alla gestione dei pazienti anziani e fragili.

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