Onesti di tutto il mondo, unitevi

Lev_Tolstoj_2Lev Tolstoj, una immagine che per noi è un simbolo. “Se le persone corrotte si uniscono fra loro per costituire una forza, le persone oneste devono fare lo stesso” è una delle citazioni più famose, forse di questi tempi anche inflazionata, del grande scrittore russo. Vogliamo partire da qui, e non è un caso se in questo primo numero del 2014 ci occupiamo di trasparenza, etica e legalità nel servizio sanitario. Avevamo annunciato novità per questo inizio d’anno e ci stiamo lavorando con impegno. Prima di tutto, vi invitiamo a visitare la nostra pagina facebook, a interagire con noi, a inviarci i vostri commenti, suggerimenti, pensieri e segnalazioni. Attiveremo una sezione sul nostro sito “Porte aperte in sanità”, proprio legata alla trasparenza. Non a quella annunciata e promessa in eventi liturgici, di circostanza, in cui dalle parole difficilmente si passa ai fatti. Vi chiediamo invece di segnalarci ciò che avviene quotidianamente nelle vostre aziende, sia che siate operatori sia cittadini al cospetto di una insufficiente risposta alla vostra domanda di salute. Non vi chiediamo di segnalarci soltanto episodi di corruzione: ci interessa, ad esempio, capire se si faccia o meno cattivo uso delle risorse – i soldi versati da noi contribuenti – piaga incancrenita difficile da curare. Ci si sente impotenti infatti di fronte a scelte compiute da vertici che assommano nella propria sfera d’influenza tutti i poteri: controllo, indirizzo e gestione. Accade solo in sanità. Ovunque, nella pubblica amministrazione, esiste un temperamento delle facoltà per cui, se l’indirizzo spetta alla politica, la gestione spetta al dirigente. Ovvero, volendo fare riferimento alla bolla sgonfiata della cosiddetta “aziendalizzazione”, nel privato l’amministratore delegato deve render conto delle proprie decisioni al Consiglio di amministrazione. Nella sanità no. Il potere è nelle mani delle oligarchie, per questo riteniamo che la corruzione sia arrivata a livelli stratosferici. I cittadini debbono reagire. Sono in grado di farlo ma hanno bisogno di trovare gli strumenti idonei. Nel nostro piccolo, ci offriamo quale catalizzatore di segnalazioni che non debbono, necessariamente, essere soltanto di denuncia. Vorremmo anche ricevere proposte per invertire la rotta di un settore ormai alla deriva per responsabilità non certo dei cittadini.

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