Operatori Covid: concessa indennità di malattie infettive
E’ frutto dell’intesa sindacale siglata l’11 aprile tra la Regione Lazio e i confederali di Cgil, Cisl, Uil del comparto sanità e della dirigenza medica, l’accordo che prevede riconoscimenti economici e contrattuali per gli operatori sanitari a diretto contatto con i pazienti Covid19, in linea con quanto annunciato dai vertici regionali dell’Emilia Romagna. Il protocollo prevede lo stanziamento regionale di 36 milioni totali, 24 per adeguare la dotazione di dispositivi di protezione individuale (Dpi) e l’orario di lavoro ai tempi di vestizione e svestizione – operazione impegnativa e fondamentale per la salvaguardia della salute – e altri 12 per assegnare un bonus economico a infermieri, medici e ausiliari in servizio nei reparti degli ospedali del Lazio che assistono i pazienti affetti dalla patologia. La quota sarà una tantum, corrispondente a 1.000 euro per coloro che operano in reparti a rischio elevato (terapia intensiva e rianimazione, Dea I e II livello, trasporti). Per tutto il personale sanitario che opera nella fascia di rischio medio (camere operatore e terapie sub intensive) è previsto invece un bonus di 600 euro. “Si tratta di un riconoscimento economico aggiuntivo che non esclude quelli già esistenti e che rappresenta un premio all’etica del lavoro del nostro personale sanitario regionale, a cui va il mio personale ringraziamento per il coraggio e la professionalità messi in campo”, ha dichiarato in una nota Rodolfo Lena, Presidente della I commissione regionale Affari sociali e componente della commissione Sanità. Fondamentale, in quanto misura stabile e non una tantum, il riconoscimento della indennità di malattie infettive, nel malaugurato caso in cui gli operatori si contagino, evenienza purtroppo non rara nel servizio sanitario regionale.