Ospedale di Cassino, continuano le aggressioni
Al Santa Scolastica telecamere antiviolenza inattive, causa burocrazia
Pronto soccorso dell’ospedale di Cassino: non si fermano le aggressioni. L’ultima, alle cinque del mattino del 28 ottobre quando un giovane uomo, arrivato nel reparto di emergenza, ha iniziato ad aggredire verbalmente i sanitari in servizio, con particolare livore nei confronti delle infermiere. Mentre i camici bianchi cercavano, per quanto possibile, di assistere il paziente, questo non smetteva di proferire minacce di morte e offese, sfoderando un nutrito repertorio ascrivibile al turpiloquio vero e proprio. Sebbene il reparto sia dotato di telecamere di sicurezza, installate come primo provvedimento contro il ripetersi degli episodi di violenza in ospedale, l’aspetto sconcertante è la mancata attivazione del circuito video, per un ritardo burocratico legato al rilascio delle dovute autorizzazioni, in ossequio alla legge sulla privatezza. Sulla vicenda è intervenuta la Cisl Funzione pubblica di Frosinone, che attraverso i suoi rappresentanti ha stigmatizzato l’episodio. “Ė una situazione inaccettabile che ancora una volta evidenzia lo stato di pericolo in cui si trova a operare il personale sanitario – commentano in sindacalisti in una nota – occorre garantire la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, che hanno il diritto di operare in un ambiente sicuro e senza il pericolo costante di essere vittime di aggressioni”. All’ospedale Santa Scolastica, infatti, come in tanti altri nosocomi italiani, la violenza è una costante. Risale a due settimane fa un episodio gravissimo, ad opera di un paziente agli arresti domiciliari ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale della città martire. L’uomo, dopo aver tentato la fuga, ha provocato un incendio e poi, riacciuffato dalle forze dell’ordine entrate subito in azione, ha aggredito un carabiniere con calci, pugni e morsi, causando al malcapitato una lesione al tendine della mano, per cui si è reso necessario l’intervento chirurgico. Una situazione insostenibile. Per questo i sindacati, hanno chiesto alla dirigenza della Asl di Frosinone, l’immediata convocazione di un tavolo di confronto per programmare tutte le azioni necessarie a garantire la sicurezza nei presidi della provincia.