Una notte dell’Immacolata che rimarrà impressa. Ė accaduto l’imponderabile. Poco dopo le 22:30 un violento incendio si è sviluppato nel piano seminterrato dell’ospedale di Tivoli – cittadina termale a pochi chilometri da Roma – due livelli sotto l’ingresso, un’ala del nosocomio in cui sono ubicati gli ambulatori. A farne le spese quattro anziani: due uomini di 86 e 76 anni e due donne di 84 e 86, di cui una sembra fosse già deceduta prima che fiamme e fumo avvolgessero completamente il San Giovanni Evangelista. Le fiamme sono state spente in breve tempo, si è proceduto alla evacuazione dei circa 160 degenti, i meno gravi alloggiati temporaneamente in una palestra vicina, gli altri negli ospedali di Roma che hanno letti a disposizione. Ignote le cause del rogo, che potrebbe essere stato provocato da una caldaia posta al piano interrato -3. Particolarmente colpiti i locali della camera mortuaria, il pronto soccorso, la terapia intensiva e il reparto per degenti affetti da Covid. La Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo di indagine ed è stata disposta l’autopsia sui corpi delle vittime per accertare le cause del decesso. Intanto il nosocomio, completamente inagibile, è stato totalmente evacuato e, nei prossimi giorni quando gli ambienti si saranno raffreddati, si procederà a un sopralluogo degli inquirenti per stabilire le cause del rogo. A dare la notizia il sindaco della città Giuseppe Proietti, che ha informato la popolazione via social. Tempestivo l’intervento di vigili del fuoco e protezione civile mentre, da parte dei parenti di una delle vittime, Giuseppina Virginia Facca, si pongono interrogativi sulle reali cause del decesso, che sarebbe avvenuto prima del divampare delle fiamme. Numerosi sono gli episodi di combustione verificatisi nei nosocomi romani e del Lazio. In tutta Italia, in media, sono 100 l’anno. Un decreto ministeriale del 2015 detta regole rigidissime nell’ambito della prevenzione incendi e quasi tutti gli ospedali hanno provveduto all’adeguamento. Purtroppo, non tutti garantiscono ancora una totale sicurezza. Da una rilevazione del comando dei vigili del fuoco del 2015, a Roma e provincia su 175 strutture, tra cui molte Rsa e case di cura private, soltanto l’8% ovvero 11 presidi risultavano dotati del regolare certificato antincendio. (Foto: dal Comando Vigili del Fuoco)

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