La mappa del cuore tracciata con un metodo non invasivo: è il trionfo del cosiddetto sistema in 3 D, tre dimensioni dell’organo, per la diagnosi dei ritmi cardiaci irregolari. Ancora una volta protagonista è la Asl Roma 6. Il significativo risultato è opera del team di professionisti degli Ospedali Riuniti di Anzio-Nettuno, una struttura in cui da tempo l’eccellenza incontra l’innovazione. Il risultato, si registra nell’ambito della diagnostica cardiovascolare, una realtà all’avanguardia in cui, il direttore della unità operativa di Cardiologia Natale Di Belardino e la sua équipe di elettrofisiologia, hanno utilizzato per la prima volta il nuovo sistema, proposto da una multinazionale leader globale in tecnologia, che ha consentito di operare con metodo totalmente non invasivo per la diagnosi dei ritmi cardiaci irregolari (aritmie). Ancora un primato per la Asl Roma 6 che negli ultimi tempi sta diventando sempre più un modello di riferimento nella gestione aziendale sanitaria di patologie impegnative. Il dispositivo è stato utilizzato dalla équipe di cardiologi per due pazienti affetti da extrasistolia ventricolare, frequente e complessa, e ha consentito di effettuare una diagnosi in modo totalmente non invasivo e definire la migliore strategia clinica, in linea con i principi della corretta appropriatezza terapeutica. Un giubbotto dotato di 252 sensori che, indossato dal paziente, è in grado di fornire una mappatura in tre dimensioni del cuore in tempo reale, anche con un singolo battito. L’esame diagnostico tradizionale prevede un approccio invasivo che richiede l’inserimento di un sondino nel cuore, tramite un’arteria o una vena, al fine di individuare l’origine dei ritmi cardiaci irregolari. Un altro punto a favore in una azienda sanitaria molto estesa, dai Castelli Romani al litorale di Anzio e Nettuno, in cui dal 19 marzo, si è avuta l’estensione del servizio di emodinamica nell’arco delle 24 ore, permettendo così alla Asl Roma 6 di entrare nella ‘Rete regionale dell’emergenza cardiologica’, evitando ai numerosi residenti del territorio lunghi spostamenti in caso di infarto miocardico acuto verificatosi nelle ore notturne. Un’altra freccia all’arco del commissario Francesco Marchitelli e del direttore sanitario aziendale Vincenzo Carlo La Regina, che concordano sul nuovo percorso aziendale intrapreso “lastricato di azioni concrete, esempio calzante di paradigma di umanizzazione delle cure e del benessere organizzativo”. E il battito del cuore, rilevato attraverso il giubbotto, è un punto in più a favore. (Agenparl)

 

Commenti Facebook:

Commenti