Padova, nuove tecnologie a Neuroscienze
L’assessore Lanzarin: “Sei milioni 750mila euro e un’apparecchiatura unica in Veneto”
La Neurochirurgia dell’Azienda Ospedale Università di Padova si arricchisce di apparecchiature all’avanguardia, con un investimento pari a 6 milioni 750mila euro. Per la palazzina di Neuroscienze è previsto, nel dettaglio, lo stanziamento di un milione 159 mila euro nella sezione Stroke Unit; altri 3 milioni 620 mila euro saranno dedicati a dotare di nuove tecnologie la Neurochirurgia mentre un altro milione e 540 mila euro va a supportare le strutture della Neuroradiologia. Sono queste le nuove e importanti realizzazioni che accrescono in maniera significativa le dotazioni strutturali e tecnologiche dell’Azienda Ospedale Università di Padova, un prestigioso centro che punta da tempo sull’innovazione e, l’investimento di oltre sei milioni, è solo una prima tappa di una serie di acquisizioni di nuove tecnologie di ultima generazione che, “unite alla componente del capitale umano e delle professioni sanitarie rappresentano un valore aggiunto per l’azienda, in attesa del nuovo Policlinico che sorgerà a Padova Est”, ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Veneto Manuela Lanzarin, che il 29 novembre ha potuto visitare i reparti dell’Azienda arricchiti dalle nuove strumentazioni, accompagnata dal direttore generale Giuseppe Dal Ben. “Sono qui oggi – ha detto Lanzarin – per l’importanza di ciò che è stato realizzato, ivi compresa la messa in opera di un nuovo angiografo le cui caratteristiche tecnologiche sono uniche, nel Veneto e non solo ma anche per testimoniare l’investimento continuo che si sta facendo in questa struttura dell’Azienda sanitaria patavina”. L’inaugurazione delle nuove apparecchiature arriva a pochi giorni dal riconoscimento ottenuto dalla Regione Veneto, quale realtà in cui la sanità si colloca ai primi posti in Italia, per i risultati ottenuti. In tale prestigiosa classifica, l’Azienda universitaria patavina emerge tra le prime cinque aziende ospedaliere del Paese. I dati sono stati resi noti da Agenas – organismo di supporto tecnico scientifico del ministero della Salute – che ha monitorato i presidi sanitari italiani, per predisporre il cosiddetto “Modello di valutazione della performance manageriale delle aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali”, aggiornato al 2023. Un risultato che inorgoglisce i vertici regionali, incoraggiando le autorità sanitarie a raggiungere sempre nuovi traguardi. (Nella foto: Manuela Lanzarin)