Con uno sintetico avviso, la Asl Roma 4 comunica sul sito aziendale che, a partire da martedì 3 settembre, saranno riattivate le sedute di chirurgia elettiva presso l’ospedale Padre Pio di Bracciano. Un sollievo per i pazienti in lista d’attesa, cittadini che, sebbene non avessero una diagnosi di urgenza, dal mese di luglio erano stati dirottati nel nosocomio di Civitavecchia, non proprio una soluzione comoda per degenti e famiglie. Il disservizio ospedaliero, dovuto alla carenza di chirurghi presso la struttura, era stato segnalato in una interrogazione della consigliera regionale Eleonora Mattia, con cui l’esponente del Pd chiama in causa il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, con delega alla sanità, “per sapere come ritenga fare fronte alle gravi carenze di organico al fine di ripristinare, in tempi brevi, presso l’Ospedale Padre Pio di Bracciano gli interventi chirurgici d’elezione e garantire all’utenza il fondamentale diritto di ricevere le prestazioni sanitarie dovute”. Da inizio estate gli interventi di chirurgia erano garantiti soltanto per le urgenze, lasciando scoperta una parte considerevole di offerta sanitaria. Nel sottolineare l’importanza rivestita dall’ospedale di Bracciano, quale presidio fondamentale per i cittadini residenti nell’area nord della provincia di Roma, Mattia rileva come “le attuali carenze di organico stiano portando il livello di tutela della salute, nel bacino di utenza servito, al di sotto degli standard minimi accettabili”. Una storia antica, che nei decenni passati ha visto i cittadini del territorio, difendere con le unghie e con i denti il loro presidio ospedaliero, depotenziato dal decreto regionale numero 80 del 2010 e da varie disposizioni degli anni successivi, che rispondevano alla feroce logica dei tagli lineari. C’è voluto un  pronunciamento del Tar del 2016, per restituire a pieno titolo all’ospedale la funzione di pronto soccorso, con il ripristino di tutte le prestazioni essenziali per rispondere alle esigenze di un bacino di utenza di 130mila residenti. E sembra un buon auspicio, per quanto attiene al potenziamento degli organici, la pubblicazione su ben cinque Gazzette ufficiali – numeri 62, 63, 64, 65, 67 – delle procedure di stabilizzazione dei precari della sanità di Aziende ospedaliere e sanitarie del Lazio, tra medici, infermieri, dirigenti amministrativi, tecnici della prevenzione e dei bandi di concorso per nuove assunzioni.

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