Palozzi: “liste di attesa preoccupanti”

Covid e salute: 10 e lode in vaccinazioni, zero spaccato in tutte le altre prestazioni. Non certo una sanità da onorificenza. Questa, in sintesi, la situazione della offerta sanitaria nel Lazio del post pandemia, con la prevenzione ridotta al minimo e le attività di assistenza ordinaria – secondo quanto emerge dai dati diffusi da vari organismi, tra cui Cittadinanzattiva – ridotte ai minimi termini con gravi ripercussioni sulle condizioni di salute di assistiti già in trattamento ed evidente pericolo di peggioramento per persone con diagnosi sospette che non sono in grado di approfondire. Sul tema è intervenuto il consigliere regionale Adriano Palozzi. “Le liste di attesa preoccupano – ha denunciato il consigliere in una nota – la Regione Lazio deve lavorare di più e meglio per assicurare il diritto alla salute di tutti i cittadini e per garantire un sistema sanitario quanto più efficiente ed efficace possibile”. A destare preoccupazione, le cronache dei quotidiani relative alle prestazioni perse, rinviate, non erogate in tempo di Covid, emergenza che ha ripercussioni anche nella fase discendente della pandemia cui stiamo assistendo. “Un contesto che incide negativamente sull’allungamento e sulla tempistica delle liste di attesa nel nostro territorio regionale – continua la nota – tra ricoveri programmati, screening, visite specialistiche ed esami ambulatoriali. Il consigliere, pur riconoscendo gli effetti nefasti della pandemia sulla impossibilità di rispettare la tempistica, auspica che nella fase di decremento dei contagi si recuperi “in concretezza e rapidità per assicurare prestazioni sanitarie di qualità e quantità per i pazienti non Covid. C’è molto terreno da recuperare servono investimenti, assunzione, stabilizzazione di personale medico e infermieristico e una innovazione digitale che punti sulle tecnologie avanzate come la telemedicina”, conclude il consigliere Palozzi nel comunicato.

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