Pancreas, un farmaco per la speranza
L’Aifa autorizza una specialità per uno dei tumori più aggressivi
Il tumore del pancreas è una delle neoplasie più difficili da diagnosticare, con una sopravvivenza a 5 anni dell’11% negli uomini e del 12% nelle donne. Secondo i dati più recenti, nel 2022 in Italia sono state stimate 15.000 nuove diagnosi, di cui oltre la metà circa, in fase metastatica. Si tratta dell’unico tumore del tratto gastrointestinale che in 40 anni non ha registrato miglioramenti in termini di sopravvivenza. L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha autorizzato il rimborso per un nuovo farmaco che utilizza la nanotecnologia per raggiungere il bersaglio. Si tratta del primo farmaco per un “trattamento di seconda linea per il tumore del pancreas” e con vantaggi significativi in termini di sopravvivenza e di qualità di vita. La specialità è nota con la sigla Nal-IRI (irinotecano liposomiale pegilato) e si somministra in associazione con una terapia a base di 5-FU/LV (5-fluorouracile e leucovorin). “Con questa terapia – afferma Sara Lonardi, dell’Istituto oncologico veneto – oltre a poter contare su un beneficio concreto, possiamo dire di avere finalmente a disposizione una novità per il trattamento di questo tipo di tumore”. La sua efficacia è stata dimostrata dallo studio registrativo di fase III Napoli-1, che ha documentato “un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza mediana da 4,2 a 6,1 mesi rispetto al solo 5-FU/LV, con una riduzione del rischio di morte del 33%”.”A causa della sua scarsa vascolarizzazione, questa neoplasia si caratterizza per la quantità limitata di farmaco che riesce a raggiungere le cellule tumorali”, spiega Romano Danesi, docente di Farmacologia all’Università di Milano. Proprio per aggirare questa limitazione Nal-IRI – al quale è stato riconosciuto lo status di farmaco orfano, che si riconosce in genere a quelli per le malattie rare – sfrutta la tecnologia delle nanoparticelle liposomiali: il principio attivo (irinotecano) viene veicolato attraverso piccolissime vescicole lipidiche che si accumulano in modo preferenziale nelle cellule del tessuto tumorale liberando qui il farmaco e bloccandone la replicazione. Solo pochi giorni fa, il 13 febbraio, l’ente Usa dei farmaci, Fda, ha approvato Nal-IRI anche come trattamento di prima linea negli adulti affetti da adenocarcinoma pancreatico metastatico sulla base dei risultati dello studio di fase III Napoli-3. (AgenPress)