Pertini, nasce il bosco della memoria
Covid e ambiente: gli ospedali ripartono dal verde. Oggi, 26 maggio, presso l’ospedale Sandro Pertini di Roma, nel quartiere Pietralata, è stato inaugurato il “Bosco del respiro”, un’area verde che al miglioramento ambientale coniuga il ricordo delle vittime della malattia. Si tratta della messa a dimora, nel tempo, di circa 200 alberi e arbusti coerenti con la flora autoctona: siepi di alloro, aceri campestri, lecci, sughere e l’albero di Giuda. Piante che partono dal metro e mezzo fino ai tre metri di altezza. Questo bosco della memoria rientra nel più ampio progetto “Ossigeno”, partito nella Regione Lazio il 21 novembre 2019, in occasione della “Festa dell’Albero” con la messa a dimora dei primi 5.000 alberi e arbusti provenienti dal vivaio del parco regionale dei Monti Aurunci, con il coinvolgimento di scuole e università del Lazio, ospedali e centri anziani, parchi regionali, istituti culturali, dimore storiche, musei, biblioteche, beni demaniali e aziende pubbliche afferenti alla regione. Interrotto per l’emergenza Covid, il progetto “Ossigeno”, ripartito nell’agosto 2020, fa parte del più ampio programma di azioni “Lazio Green” con l’obiettivo di contrastare il cambiamento climatico, assorbire 240mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica (Co2), proteggere la biodiversità. Insieme alla Asl Roma 2, in cui ricade l’ospedale Pertini, anche la Asl di Frosinone ha creato il bosco ossigeno nelle aree esterne del nosocomio locale, in quello di Cassino e negli spazi adiacenti il complesso polifunzionale di via Fabi. L’investimento complessivo per il triennio 2020-2022 è pari a 10 milioni e tende a collocare il Lazio tra le regioni “green” di tutta Italia con l’impianto di 6 milioni di alberi per un totale di 30mila ettari di verde diffuso. L’obiettivo, per quanto attiene ai progetti in ambito sanitario, è quello di creare boschi della memoria negli ospedali di tutte le province della regione. Un intervento fortemente evocativo, la cui origine di matrice ambientalista all’esplodere del Covid è stata rimodulata sull’onda dell’emozione, in linea con il comune sentire di tutti i residenti del territorio che hanno avuto un congiunto scomparso a causa della pandemia. (Nella foto: piantumazione del primo albero al Pertini)