Va avanti con grande consenso e partecipazione la settimana della prevenzione, promossa dall’Istituto romano di San Michele – Azienda di servizi alla persona (Asp) – che ha preso il via il 29 settembre, in occasione della festa del Santo patrono dell’antica istituzione. In collaborazione con la Asl Roma 2 e l’associazione culturale “Road to Green 2020”, l’iniziativa è dedicata alla promozione della salute e alla divulgazione di buone pratiche, per ridurre i fattori di rischio e favorire uno stile di vita sano. Molto partecipato l’incontro del 2 ottobre “La cultura della prevenzione”, in cui esperti della Asl Roma 2 hanno illustrato le cosiddette “buone pratiche” per ridurre i fattori di rischio, incentrate in primo luogo su uno stile di vita sano. Nei giorni precedenti gli psicologi hanno trattato il tema dell’invecchiamento attivo mentre la tavola rotonda che ha aperto la settimana, il 30 settembre, ha coinvolto gli specialisti della Società italiana di andrologia sulla “Gestione delle sfide andrologiche nella popolazione anziana”. Delle sfide ginecologiche nella donna anziana si parlerà alla fine della settimana il 4 ottobre con i ginecologi della Società scientifica Sigo mentre un tema sociale di scottante attualità, quale quello delle truffe telefoniche sarà trattato il 3 ottobre. Come sottolineato dal presidente dell’Asp Giovanni Libanori, la manifestazione è un’opportunità per illustrare alla cittadinanza le attività dell’Istituto e per avvicinarla alla vita reale che si svolge all’interno. Ė l’emblema del nuovo corso voluto da Libanori, che ha preso il timone dell’Istituto nello scorso novembre e intende traghettare l’Istituto di piazza Tosti verso il territorio, perché diventi un punto di riferimento sociosanitario per l’VIII Municipio, rafforzando la mission di accoglienza e assistenza integrata a chi ne ha bisogno, in particolare alle persone fragili. Dal 1938, anno di nascita per volere del regime di incentivare le Opere pie, andando a ritroso nella secolare storia del San Michele, l’assistenza ai più bisognosi non venne mai meno. Dall’intuizione di Papa Sisto V nel 1587, che creò l’istituto di beneficenza per combattere l’accattonaggio, il complesso realizzato su progetto dell’architetto Alberto Calza Bini è stato un punto di riferimento nei primi decenni del Novecento: laboratori-officina, scuole di taglio e cucito, mensa per i bisognosi. E oggi si appresta, per dirla con il presidente Libanori, “a tornare ad essere un punto di riferimento per le attività socioculturali del territorio”. Concetto ribadito nella solenne cerimonia del 29 settembre, a cui ha partecipato il vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera Luciano Ciocchetti. La settimana della prevenzione è una delle iniziative assunte dalla presidenza, “che mira a rafforzare il legame tra l’Istituto e la comunità, offrendo spazi di riflessione e opportunità di crescita per tutti i partecipanti”, ha esordito il presidente all’apertura della cerimonia, ribadendo che il San Michele si conferma un attore centrale nella promozione della solidarietà e della prevenzione, ponendo al centro la cura e l’attenzione verso le fasce più vulnerabili della società.

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