Prevenzione, parte il piano industriale

Prevenzione, avanti tutta. Si parte con il “Piano industriale” e da qui a pochi mesi, tecnici, ispettori, medici e comunicatori saranno attivi sul territorio dell’azienda sanitaria locale Roma D – che si estende da Monteverde a Fiumicino e Ostia, passando per il Portuense – intercettando i bisogni sanitari della popolazione, fornendo consulenze, pareri, assistenza, promuovendo attività di informazione sanitaria ed educazione alla salute. Un modello innovativo, di apertura dell’azienda pubblica che vende la propria competenza a imprenditori locali bisognosi di ausilio per avviare la propria attività o implementare la produzione. Il nuovo team di professionisti, fortemente voluto dal direttore del dipartimento Claudio Fantini, contenderà a società private – attualmente imperanti nel settore – una fetta qualificata di mercato, rappresentando una piccola rivoluzione, specie in ambito aziendale. Previsti dalla Riforma sanitaria, i dipartimenti di prevenzione hanno, quale compito istituzionale la tutela della salute collettiva negli ambienti di vita e di lavoro, con numerose e diversificate competenze: dall’igiene e sanità pubblica, degli alimenti, degli ambienti di lavoro, ai controlli svolti in ambito di sanità animale. Produzione, lavorazioni, commercio, conservazione e trasporto degli alimenti, igiene degli allevamenti. Consulenze e pareri di idoneità igienico-sanitaria sulle attività commerciali, artigianali, sanitarie, sportive ma anche in campo edilizio e veterinario, di inquinamento ambientale e diffusione delle malattie infettive e via elencando. Una miriade di competenze e un potere smisurato. Una dotazione del 2% delle risorse, molto lontana da quel 5% inizialmente previsto. Per assolvere a tali compiti il dipartimento si avvale di indagini epidemiologiche, di iniziative di informazione ed educazione sanitaria, interventi di vigilanza volti a verificare il rispetto della normativa sanitaria. Alla Asl Roma D però ritengono opportuno invertire la tendenza: privilegiare il momento preventivo rispetto a quello di controllo e sanzionatorio, con un aumento di produttività e di investimenti. Anche questo è un modo per ottimizzare risorse, prestazioni e aumentare la qualità dei servizi al cittadino.

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