Prevenzione tumori, la scienza fa passi avanti
Sperimentazioni applicate alla cura dei tumori dei tratti naso-faringe e ano-retto al Policlinico Gemelli di Roma. Grazie a innovative terapie mini invasive, sono stati riscontrati evidenti miglioramenti nella prognosi per i pazienti oncologici. Artefici dei benefici nella cura di tali patologie sono i cosiddetti trattamenti brachiterapici con sorgenti miniaturizzate presentati al “Rome Brachytherapy Meeting”, una due giorni promossa dall’Associazione Italiana Radioterapia Oncologica, dal Gruppo di studio Brachiterapia e dalla Società Europea di Radioterapia Oncologica che si è svolta al Policlinico dell’Università Cattolica di Roma tra il 31 maggio e il 1 giugno. Si tratta di una tecnica di radioterapia oncologica che dà il vantaggio del maggiore risparmio possibile di tessuti sani. Di grande interesse anche lo studio realizzato dagli Ifo, Regina Elena e San Gallicano, relativo alla possibilità di bloccare la proliferazione di cellule tumorali grazie alla scoperta di una nuova proteina. Lo studio, condotto dal team del dipartimento di oncologia sperimentale dell’Istituto Regina Elena, guidato dalla dott.ssa Silvia Soddu e pubblicato su Molecular Cell è stato realizzato grazie ai fondi dell’AIRC e del Ministero della salute e presentato il 1 giugno.