Prevenzione: una legge per le donne
Mattia presenta una proposta per aumentare i controlli conto il tumore al seno
Potenziare le misure di prevenzione contro il tumore al seno, aumentando la platea delle donne ammesse, includendo negli screening anche la fascia d’età 40-44 anni attualmente esclusa, prevedendo un programma di sorveglianza ad hoc per le donne maggiormente a rischio per familiarità. Sono alcuni dei punti nodali della proposta di legge a firma della consigliera regionale del Lazio, Eleonora Mattia. Dai dati forniti dal dipartimento di Epidemiologia, emerge nel Lazio un aumento degli interventi chirurgici per tumore al seno rispetto all’epoca precedente la pandemia. “In particolare – spiega l’esponente del Pd – dai dati del programma regionale di valutazione di esito risulta che, a fronte di una media di 6.200 interventi l’anno nel triennio 2017-19, si è osservata una diminuzione nel 2020 con 5.770 interventi, verosimilmente attribuibile ad una riduzione dell’attività di screening durante la pandemia, tant’è vero che il numero di interventi è successivamente aumentato fino a 6.345 nel 2021 e 6.630 nel 2022”. Attualmente l’attività di prevenzione inizia dai 45 anni. Con questa proposta di legge si anticiperebbe a partire dai 40 anni su valutazione del medico curante. “Puntiamo a rafforzare i controlli periodici – spiega Mattia – in particolare per la fascia d’età 45-49 anni si passa da uno screening biennale ad uno annuale, mentre per quella 70-74 anni non occorre più chiamare il numero verde dell’Asl ma è la Asl che deve invitare la donna a sottoporsi allo screening”. L’altro fronte su cui si orienta la legge è il rischio legato alla familiarità. Si tratta di un programma di valutazione del rischio genetico per tumore al seno e dell’ovaio, che va dalla consulenza genetica gratuita a tutte le persone a rischio per cause eredo-familiari, all’eventuale effettuazione del test genetico. Se il test dà esito di rischio da moderato ad alto, si viene inserite in un programma di sorveglianza individualizzato. Test genetico e programmi di sorveglianza saranno del tutto gratuiti in virtù dell’esenzione D99, prontamente introdotta nel tariffario regionale. “Auspico che l’Ottobre Rosa, dedicato alla sensibilizzazione per la prevenzione contro il tumore al seno, stimoli la giunta Rocca e tutte le forze politiche a sposare e a portare avanti questo provvedimento anche in virtù dell’aumento dei casi forniti dalle stesse strutture della Regione Lazio”, conclude Mattia. (AgenPress)