Da un lato, professionisti sanitari più formati, ampiamente coinvolti in eventi ed attività congressuali di carattere scientifico e sanitario. Dall’altro, cittadini maggiormente tutelati, perché assistiti da professionisti sanitari adeguatamente preparati a rispondere ai loro mutevoli bisogni di salute. È duplice l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato il 20 febbraio, data in cui si celebra la Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e del volontariato. Protagonisti, i rappresentanti delle Commissioni d’Albo (Cda) delle diciotto professioni sanitarie appartenenti all’Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica (Tsrm) e delle professioni sanitarie, tecniche, della riabilitazione e prevenzione (Pstrp) di Roma e provincia e le associazioni tecnico-scientifiche (Ats). Si tratta del primo documento del genere in Italia e la data scelta per la firma del protocollo d’intesa non è casuale: “La Giornata è stata istituita con la Legge 13 novembre 2020 ‘per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia da Coronavirus’ – ricorda Andrea Lenza, Presidente dell’Ordine Tsrm e Pstrp di Roma e Provincia – e oggi, in questa stessa data vogliamo sottolineare l’impegno che l’Ordine di Roma e Provincia intende continuare a garantire ai tutti cittadini, rimanendo al fianco dei suoi iscritti, con iniziative – come questo protocollo d’intesa e non solo – che ne tutelano ed incentivano la professionalità”, aggiunge il presidente. L’Ordine Tsrm e Pstrp di Roma e Provincia, dunque, potrà avvalersi delle competenze delle associazioni tecnico-scientifiche, utili non solo per la redazione di documenti e pareri utili alle commissioni d’Albo ma anche alla formazione continua dei suoi professionisti sanitari. “Questa sinergia tra le commissioni e le associazioni, anche in virtù di quanto stabilito dalla legge n. 24 del 2017 “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”, permetterà di realizzare e valorizzare le migliori pratiche per il cittadino, offrendogli un sistema salute più efficiente ed efficace e garantendo la sicurezza delle cure”, conclude Lenza. Un buon viatico per intraprendere un cammino virtuoso in sanità. (Nella foto: Andrea Lenza)

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