Professioni sanitarie, si attende la legge
“Più dignità e certezze al lavoro di 25 mila professionisti della sanità”. Con queste parole il presidente Zingaretti ha annunciato il passo avanti compiuto dalla Regione Lazio, per quanto attiene all’attuazione della legge statale 251 del 2000 “Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica” tesa a dare una nuova dignità agli operatori dell’assistenza. Tali certezze deriverebbero nella previsione degli atti aziendali del dipartimento delle professioni, con un direttore scelto per concorso tra i professionisti non medici.
Idea portante è quella di garantire un ruolo centrale nella gestione assistenziale del paziente, in piena autonomia dai dipartimenti medici, con comparto denominato “Direzione delle professioni sanitarie e sociali”.
In realtà, prima che l’attività di tali figure sia messa al sicuro, nel grande magma della sanità regionale, altri traguardi sono da assicurare tra questi, l’approvazione dell’apposita legge regionale che definisce in modo analitico compiti, responsabilità, autonomia e nuovi assetti organizzativi aziendali e dei distretti sanitari, con una particolare attenzione alla medicina territoriale che dovrebbe, nel tempo, assumere sempre più un ruolo centrale nell’assistenza ai cittadini. Maggiori certezze quindi, che gli operatori attendevano da anni ma che non saranno così granitiche finché il percorso non sarà completato dal voto del Consiglio regionale.