Pronto soccorso, con 22 mln una prima risposta al caos
Ricorso al privato accreditato, già sperimentato nel 2022, in attesa di soluzioni più incisive
La Giunta regionale ha approvato stamani un pacchetto di delibere nell’ambito del “Progetto sperimentale gestione sovraffollamento dei pronto soccorso” per rendere disponibili nuovi posti letto, articolati per diverse tipologie assistenziali, così da sgonfiare i reparti di medicina e chirurgia e creare spazi per i pazienti in emergenza. Previsti contratti con le strutture sanitarie private accreditate per oltre 350 posti letto. Tutto operativo dal 10 maggio. Al via azioni concrete della Regione Lazio per risolvere l’annoso problema del sovraffollamento dei pronto soccorso. Il Lazio, infatti, riferisce la stessa Regione in una nota, “è maglia nera nei tempi di attesa. Tra visita medica e dimissioni presso un reparto di ricovero per acuti trascorre, infatti, quasi un giorno: 22 ore per la precisione, cioè 1.340 minuti (con punte di 46 ore, 2.794 minuti), contro una media nazionale di 9,5 ore, e contro le 8 ore previste dalle Linee di indirizzo nazionali sul triage intraospedaliero”. Stamattina, dunque, la Giunta regionale presieduta da Francesco Rocca ha approvato un pacchetto di delibere nell’ambito del “Progetto sperimentale gestione sovraffollamento dei pronto soccorso” per rendere disponibili nuovi posti letto, articolati per diverse tipologie assistenziali, così da sgonfiare i reparti di medicina e chirurgia e creare spazi per i pazienti in emergenza. Una soluzione emersa a seguito di un confrontocon i direttori sanitari e dei pronto soccorso. La Regione Lazio – con il pacchetto di delibere approvato oggi – contrattualizzerà con le strutture sanitarie private accreditate oltre 350 posti letto, dando “una risposta concreta e immediata” – sarà tutto operativo dal 10 maggio – a una richiesta di oltre 730, per un costo di circa 22 milioni e 900mila euro. Non è una novità per la Regione Lazio, il ricorso a posti letto in strutture del privato accreditato. Il ricorso a tale soluzione era già stato adottato negli anni passati, senza risultati tangibili sul piano del sovraffollamento in pronto soccorso. Per questo, oltre a questo investimento immediato e straordinario, la Regione Lazio è già al lavoro per una linea d’azione strutturale che si svilupperà, tuttavia, in tempi rapidi. È stata già informatizzata la gestione dei posti letto, per far sì che in tempo reale si conoscano le disponibilità di ogni reparto e singola struttura ospedaliera. “È stata costituita – spiega ancora la Regione – un’unità ispettiva che ha effettuato sopralluoghi presso i nosocomi, al fine di rendere disponibili posti letto ora inattivi e fluidificare i percorsi ospedalieri in continuità assistenziale. L’unità ispettiva sta affiancando le aziende per capire come implementare l’offerta. Molti di questi, infatti, non sono utilizzabili per lavori o per mancanza di personale”. Da lunedì prossimo partirà anche la Centrale operativa, modello protezione civile, che avrà sotto controllo in maniera organica tutta la situazione dei posti letto nel Lazio. “Sono lieto di questa prima importante risposta concreta verso lo sblocco di una situazione, quella del sovraffollamento Pronto Soccorso, lesiva innanzitutto – commenta nella nota il presidente della Regione, Francesco Rocca – della dignità e della salute dei nostri cittadini, ma anche del personale sanitario costretto a operare in condizioni a dir poco disastrose. Questo investimento servirà a strappare l’infame maglia nera dei tempi di attesa nei nostri ospedali. Si tratta di una prima misura indispensabile, necessaria e in grado di decongestionare in maniera significativa la situazione. Come promesso, abbiamo fornito una risposta concreta che rappresenta soltanto il primo step di una riorganizzazione generale della sanità del Lazio”.