Pronto soccorso\2: dibattito serrato e ricerca di ‘convergenze’
Alla Pisana 18 interventi denunciano la debolezza della sanità territoriale. 60 proposte del M5s
Numerosi gli interventi del dibattito sull’emergenza in pronto soccorso. Alla relazione di Zingaretti, hanno replicato gli esponenti dell’opposizione, puntando in primo luogo sulle case della salute, punto forte della riorganizzazione territoriale che, a parere generale “non sarebbero mai realmente decollate” e, per la consigliera di maggioranza Teresa Petrangolini “devono ancora andare a regime”. Denso di immagini l’intervento del portavoce del M5s Davide Barillari, che ha esordito: “”Chiamo il 118 e rischio di veder arrivare un’ambulanza privata, arrivo in ospedale e trovo sei, sette ambulanze in fila, al pronto soccorso trovo 40 persone in attesa e il 70 per cento degli accessi sono inappropriati”. Barillari ha posto l’accento sulla carenza di personale e, insistendo nella sua ‘sceneggiatura’: “Nessuno che dia una informazione, finisco in barella nel corridoio perché mancano i posti letto, rimango in attesa che si liberi un posto e allora vengo trasferito in una clinica privata, grazie al regalo che Zingaretti ha fatto alla sanità privata. Una vera e propria odissea sanitaria. Andate a vedere cosa succede invece di tagliare nastri”. Anche l’esponente del M5s ha attaccato le case della salute e ha proposto: “Abbiamo preparato un elenco di 60 soluzioni a costo zero, le mettiamo a disposizione di chi le voglia utilizzare”. Sui tagli del governo si è soffermato l’esponente de “La Destra” Francesco Storace: “Non possiamo permetterci ulteriori rese e tagli alle politiche della sanità” e, rivolto a Zingaretti: “sembra che lei risponda più al governo che ai bisogni dei cittadini della regione”. Di mancata programmazione ha parlato Antonello Aurigemma di Forza Italia mentre Oscar Tortosa ha puntato l’indice contro i vertici delle aziende: “Mi chiedo chi è che ha esaminato alcuni dei direttori generali delle Asl e come sia possibile che siano stati giudicati idonei”, ha accusato il consigliere del Partito socialista italiano. I consiglieri di maggioranza hanno posto l’accento sulle difficoltà rappresentate dal commissariamento, auspicando la convergenza con i vertici regionali su punti comuni su cui lavorare insieme.
“Da Zingaretti soltanto pannicelli caldi”
Pietro Sbardella (Misto): “Restituire dignità al Consiglio regionale, riqualificare ilSsr
“Senza un progetto complessivo di riorganizzazione e riqualificazione del servizio sanitario regionale, che Zingaretti non ha mai presentato non riusciremo mai a risolvere criticità come il sovraffollamento nei pronto soccorso” Lo dichiara il consigliere regionale Pietro Sbardella. “Serve una riforma strutturale che deve essere sostenuta dal Consiglio regionale con il contributo di tutti. Purtroppo, Zingaretti si comporta come un uomo solo al comando e propina pannicelli caldi, buoni per farsi pubblicità ma non per risolvere i problemi. Veniamo espropriati di decisioni importanti, penso al declassamento del San Filippo Neri, al sostanziale accorpamento delle Asl Roma A e Roma E. In pronto soccorso – prosegue Sbardella vengono mandati gli steward, ma intanto non si sa che fine farà lo sblocco del turn-over. Si chiudono reparti negli ospedali ma si ‘aprono’, almeno così si dice, le case della salute che non ben è chiaro se e quanto funzionino. E’ stato fatto un accordo con i medici di medicina generale ma non si sa cosa abbia prodotto. C’è un problema con gli atti aziendali dei direttori generali, se è vero che sono stati rispediti indietro. Non è stata data attuazione a una risoluzione approvata in consiglio per dare pieno compimento al dettato legislativo in relazione all’accreditamento dei servizi di assistenza domiciliare. Continuare a dire, come fa Zingaretti, che tutto va bene vuol dire proprio nascondere la testa sotto la sabbia”, conclude l’esponente del gruppo misto.