Proposte di legge, commissione al lavoro

REGIONI: LAZIO; PRIMO CONSIGLIO REGIONALE CON POLEMICALunedì 6 maggio, riprende in Consiglio la discussione della proposta di legge 9, il cosiddetto pacchetto “Una regione pulita di cui fidarsi”. É un provvedimento urgente d’iniziativa della giunta, legato alle modifiche allo Statuto del 2012, teso all’ulteriore riduzione dei costi della politica e della macchina amministrativa. La parte di competenza sanitaria è nell’articolo 34, si prevede il parere della VII commissione Sanità e Politiche sociali circa il riassorbimento dell’Asp, agenzia sanitaria messa in liquidazione con il trasferimento di alcune competenze alla giunta e il ritorno di molti compiti al dipartimento di Epidemiologia della Asl Roma E. L’intento è “mettere mano ai costi extra non legati alla mission scientifica” spiega il presidente della commissione Rodolfo Lena “affitto, gestione locali, gettoni per il Consiglio di amministrazione, utenze, consulenze, acquisto beni. La qualità del servizio ai cittadini – assicura Lena – sarà immutata, in linea con l’ottimo lavoro svolto finora”. Dall’inizio legislatura numerose sono le proposte di legge d’interesse sanitario. In ordine cronologico: la numero 4 dell’8 aprile “Riforma e riqualificazione dei consultori”, a firma di Olimpia Tarzia, Francesco Storace, Fabio De Lillo, Pietro Sbardella, Daniele Mitolo e Luca Gramazio, volta a trasformare tali strutture da presidio socio-sanitario a segretariato sociale per le famiglie, promuovendo “i valori etici del nucleo familiare” tra cui, per primo “la tutela della vita e del figlio concepito”. Si passa poi alla 16 del 18 aprile per “l’individuazione del profilo professionale del tecnico qualificato nelle arti di clownerie negli ospedali”, firmata da Riccardo Agostini ed Enrico Panunzi, per favorire l’umanizzazione delle corsie, specie le pediatrie, regolamentare l’accesso al lavoro dei clown e favorirne la formazione. E la pdl 17 “Istituzione di presidi sanitari scolastici e norme per la prevenzione e il controllo delle malattie allergiche e dell’asma bronchiale”, riedizione del rimpianto medico scolastico –  considerato l’aumento di tali patologie – per garantire il diritto alla salute, all’istruzione dei ragazzi e ridurre il costo sociale per i genitori costretti a seguirli. Identici promotori per la 18 “Norme per la valorizzazione delle professioni sanitarie e sociali”, tesa a migliorare l’organizzazione del lavoro sanitario, in ossequio alla legge 251 del 2000, con l’istituzione di servizi dirigenziali per infermieri, terapisti, tecnici, ostetriche, assistenti sociali e una Consulta regionale delle professioni. Ultima, non certo in ordine di importanza, la proposta 19 che Agostini e Panunzi avanzano a “Tutela del lavoro per il superamento del precariato nelle strutture sanitarie del Lazio” con l’indizione di procedure concorsuali trasparenti per la stabilizzazione, in ossequio all’articolo 97 della Costituzione, reinternalizzazione di alcuni servizi, un risparmio di 13.148.929 euro e invarianza di spesa per l’assorbimento di professionalità comunque già attive e retribuite, ancorché con rapporto di lavoro temporaneo.

 

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