Psichiatria: “Ricovero in residenze protette deve essere l’estrema ratio”
Ancora in alto mare la realizzazione delle residenze alternative agli ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). A sette mesi dalla chiusura ufficiale – dovuta alla legge 81 del 31 marzo 2015 – gli Opg aperti in Italia sono ancora 5 con 204 internati. Nel Lazio si è dato avvio alla creazione di 4 strutture, denominate Rems (residenze esecuzione misure sicurezza) e insieme a Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria, Abruzzo e Molise, la regione è stata sollecitata dal ministero della Salute ad affrettare il trasferimento dei ricoverati. Il paradosso è che i tribunali continuano ad inviare ospiti in Opg: tra il 2014 e quest’anno sono stati 177 i nuovi ricoveri, a dispetto della legge che prevede, in alternativa, piani terapeutici individuali. Di “strada impegnativa” parlano gli esperti del settore, che nel recente convegno “La cura e la sicurezza: servizi psichiatrici e istituzioni giudiziarie in un Paese senza Opg”, hanno tirato le somme sulla applicazione, a tutt’oggi della legge, reputando il nuovo provvedimento “la strada giusta”, contro l’improponibile alternativa di “migliaia di posti letto in strutture detentive”.