Psicologo non solo per ricchi
In vista del Giubileo la sanità pubblica dovrà fronteggiare gli attacchi di panico dei pellegrini
di Angela Corica
Disagio psicologico: problema molto avvertito dai cittadini ma forse ancora poco sentito dalle istituzioni. L’Italia tarda a comprendere quanto sia importante in una società complessa come la nostra, potenziare la figura dello psicologo pubblico. Il disagio psicologico ci costa e, in previsione del Giubileo, con il massiccio afflusso di visitatori l’Aupi, Associazione unitaria psicologi italiani, guidata da Mario Sellini, lancia l’allarme. “L’aumento di fedeli a Roma, come è provato dalle udienze generali del mercoledì – spiega Sellini – comporta un incremento di malori identificabili con gli attacchi di panico, al punto che l’ospedale Santo Spirito, l’unico rimasto aperto nel pieno centro di Roma, ha dovuto fronteggiare le esigenze rafforzando gli organici del dipartimento di Salute mentale. In vista dell’Anno Santo straordinario quindi, bisogna essere preparati all’aumento dei casi di attacchi di panico”. Nell’Unione europea i costi legati allo stress e al disagio psicologico superano i 20 miliardi di euro l’anno. Il 16 per cento delle malattie cardiovascolari negli uomini e il 22 per cento nelle donne sono dovute proprio allo stress psicologico. Poi ci sono i costi della dipendenza da gioco (ludopatia) che coinvolge oltre un milione di pazienti e le loro famiglie. E i disturbi dell’alimentazione (bulimia, anoressia) in forte crescita in Italia, nell’anno dell’Expo che individua nell’alimentazione un tema cruciale. E la buona alimentazione non significa solo consumare prodotti naturali ma anche adottare uno stile di vita basato su un nuovo modello culturale. “Quante giornate di lavoro si perdono a causa del disagio psicologico? E quanti incidenti sul lavoro si verificano?”, si chiede lo psicologo. Sellini ricorda che le esperienze già realizzate sono tante. Da quella inglese “Time to Change” (tempo di cambiare), l’esperimento più avanzato messo in piedi dall’Inghilterra, che ha investito oltre 20 milioni di sterline l’anno, ai numerosissimi programmi messi in campo da diverse regioni. Dalla “Settimana del benessere psicologico”, allo psicologo in farmacia, fino a quello di base. “La salute psicologica – dice ancora Sellini – non può essere riservata a pochi. Il grado di civiltà di una società si misura anche dalla capacità di garantire l’accesso alle cure psicoterapeutiche a tutti i cittadini. La psicoterapia non deve essere una cura riservata ai cittadini “ricchi”. Recentemente, il comune di Milano ha realizzato un progetto che offre cure psicologiche a chi non se le può permettere. “Perché non realizzare un progetto simile anche a Roma?”, conclude Sellini. I cittadini ne trarrebbero beneficio; i professionisti non attendono che offrire la propria disponibilità e la propria collaborazione.
Proposta dell’Aupi, associazione di psicologi, per la psicoterapia come prestazione del Ssn
Quella sindrome del viaggiatore
“Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati. Uscendo da Santa Croce, ebbi un battito del cuore, la vita per me si era inaridita, camminavo temendo di cadere”. Firenze, anno 1817. Lo scrittore francese Stendhal, al secolo Marie-Henri Beyle (nella foto), fu colto da un malore durante il suo Grand Tour. La sintesi fu che di fronte a opere di straordinaria bellezza, si possono provare emozioni così forti da provocare vertigini, allucinazioni, confusione, tachicardia. Secondo gli psicologi, tra i pellegrini in visita per il Giubileo ci sarà un aumento di patologie della psiche da dover fronteggiare.