Rapporto ‘Osservasalute’: sanità a due velocità

Federazione Medici (Fnomceo) e Cittadinanzattiva uniti: stop disuguaglianze nel Servizio sanitario

Assistenza sanitaria: luci e ombre. è ciò che emerge dal Rapporto Osservasalute 2017, presentato a Roma il 19 aprile scorso. Un accesso ai servizi che dipende dal luogo in cui si nasce e la ripartizione di risorse basata su criteri da rivedere al più presto. Palesi le disuguaglianze tra Regioni, in un Paese in cui si vive più a lungo soltanto dove si promuovono politiche di prevenzione. Sotto accusa la sanità improntata a criteri aziendalistici e il federalismo esasperato. “è sbagliato perseverare nella penalizzazione delle regioni meridionali – sostiene Filippo Anelli, presidente Fnomceo – come medici non possiamo accettare tale divario” e invoca un riequilibrio nella ripartizione delle risorse del Fondo sanitario nazionale, “non basato solo su evidenze demografiche ma su reali bisogni di salute per recuperare una maggiore qualità dell’intero sistema”. Dello stesso avviso Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva, associazione che ha promosso la riforma dell’articolo 117 della Costituzione al fine di rendere più omogenei i trattamenti sul territorio nazionale. Federazione medica e associazione civica chiedono la revisione del decreto 502 del 1992, “Riordino della disciplina in materia sanitaria” noto come riforma da cui è partito tutto: aziendalizzazione, delega di funzioni alle Regioni, organizzazione basata su criteri di efficienza, efficacia, economicità. Con la firma di Francesco De Lorenzo.

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