Recup del Lazio in tilt, venerdì nero nelle Asl
Prenotazioni bloccate, nessuna informazione, sistema gestito da LazioCrea fuori uso
Venerdì Santo di passione. Non solo quella di Cristo, rievocata con profonda partecipazione dai fedeli. Non sembri blasfemo ma questo venerdì 29 marzo, è stato di passione per migliaia di cittadini del Lazio, bisognosi di prestazioni, anche urgenti, impediti a fruirne per un inspiegabile blocco del sistema informatico che governa il Recup regionale, infallibile servizio che gestisce tutto l’apparato di appuntamenti per visite, esami diagnostici e di laboratorio, che il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca sta implementando, per inserire anche l’offerta delle strutture sanitarie del privato accreditato. Dalla Asl Roma 1 alla Roma 3, passando per qualche Cup provinciale, abbiamo ricevuto diverse segnalazioni, tra cui quelle di Arianna – la chiameremo così – dal centro diagnostico di via Tagliamento per arrivare a Oreste, che si trovava al poliambulatorio di via Ramazzini senza poter prenotare. Un blocco del sistema informatico è evento imprevedibile ma non impossibile. Sembra però impossibile che, con una tecnologia tanto avanzata, non sia previsto un piano B ovvero, la facoltà di offrire comunque il servizio. Perfino la devastata rete dei trasporti pubblici, in caso di blocco della metro o dei treni è in grado di garantire una alternativa con le navette. E le Asl? A nessuno torna in mente l’antico e infallibile sistema manuale, salvo poi regolarizzare a blackout superato? L’elemento che più disturba, in tutta la vicenda, è la carenza di informazioni, come sempre avviene in questi casi. La comunicazione sanitaria è sempre stato il vulnus del Lazio, salvo gli annunci autoreferenziali di questa o quella inaugurazione. Non si smentisce il sito ufficiale della sanità territoriale per cui, cliccando su https://www.salutelazio.it/avviso-all-utenza, appare solo il laconico messaggio “Il servizio è momentaneamente non raggiungibile. Ci scusiamo per il disagio, stiamo lavorando per ripristinare tutte le funzioni nel più breve tempo possibile”. Un po’ poco per cittadini disorientati, che vorrebbero almeno avere una indicazione, una opzione verso un servizio alternativo. Si è al cospetto della salute, della sofferenza, spesso dello stress psicologico. C’è nessuno in grado di tenerne conto? (Nella foto: siringhe inutilizzate in un ambulatorio)