Regina Elena: studio sulla prevenzione dei tumori testa-collo
Tumori testa-collo: l’importanza della prevenzione. Come in altre patologie Hpv-correlate (Papillomavirus umano), anche nella valutazione dei tumori testa-collo l’utilità della citologia viene evidenziata da uno studio pubblicato su Cancer e condotto da Maria Benevolo dell’Anatomia Patologia dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena in collaborazione con l’Otorinolaringoiatria dello stesso Istituto e la Dermatologia Infettiva del San Gallicano. Pazienti con citologia atipica hanno un rischio quasi 10 volte superiore di avere un carcinoma squamoso istologicamente accertato del distretto testa-collo. L’infezione da (Hpv) sul prelievo citologico orofaringeo è associata con un rischio 5 volte superiore di avere “atipie citologiche” così come una diagnosi di cancro dell’orofaringe. I risultati del test Hpv ottenuti sul campione citologico, concordano nel 90,4% dei casi con quelli ottenuti sul campione istologico corrispondente. “Il prelievo citologico per la valutazione delle lesioni orali e orofaringee potrebbe limitare gli effetti indesiderati di una biopsia, contribuendo a diminuire il disagio del paziente e nello stesso tempo i costi” sottolinea Maria Gabriella Donà, fra gli autori dello studio. “Per validare tale approccio, presso la divisione di Otorinolaringoiatria abbiamo arruolato 164 tra individui con una lesione neoplastica o non-neoplastica del cavo orale o dell’orofaringe, e individui senza alcuna lesione clinicamente evidente nelle suddette sedi”. Questo studio può contribuire a migliorare la diagnosi precoce e la pianificazione del trattamento dei tumori epiteliali della testa e del collo. In futuro, a fronte di più ampi studi di validazione, il prelievo citologico potrebbe essere un utile strumento di screening su popolazioni a rischio