Elezioni regionali del Lazio: a un mese dal voto si infiamma la campagna elettorale. Con la presentazione il 12 gennaio in conferenza stampa di Donatella Bianchi, candidata per il M5s e il Polo progressista, il quadro degli aspiranti presidenti è ormai definito e la sanità è il terreno di scontro più acceso. Se per la conduttrice Rai di ‘Linea Blu’ in aspettativa, la rivoluzione sanitaria passa per il potenziamento della rete ospedaliera e il collegamento con la medicina territoriale, è sulle liste di attesa che si accende la dialettica tra i due sfidanti Alessio D’Amato e Francesco Rocca. Mentre il primo, attuale assessore alla Sanità della giunta Zingaretti, segnala presunte inadempienze delle amministrazioni regionali di centrodestra del passato, è proprio il candidato dello schieramento avversario Rocca che lancia la sfida per risolvere entro un anno il problema delle liste di attesa. L’avvocato, già presidente della Croce Rossa, sembra avere idee chiare e programmi precisi per risolvere l’annoso problema, puntando a una riorganizzazione del sistema centralizzato di prenotazioni, con un nuovo sistema informatico in grado di gestire le disponibilità dei posti letto nei nosocomi della regione e le visite ambulatoriali, inserendo anche i privati accreditati tra i soggetti erogatori di prestazioni e allargando l’offerta. Sui medici di base punta invece Bianchi, che intenderebbe rafforzare tali figure, insieme agli operatori impegnati in pronto soccorso, con interventi sulla rete di emergenza-urgenza, che è uno dei nodi principali, insieme alla formazione dei giovani neo laureati. Punto qualificante per D’Amato è la ristrutturazione dell’ospedale Forlanini, chiuso da un decreto di Nicola Zingaretti del 30 giugno 2015 – quando lo stesso D’Amato gestiva la cabina di regia della Sanità regionale – e la trasformazione in ospedale pediatrico extraterritoriale con l’arrivo del Bambino Gesù, che con cospicui finanziamenti, dovrebbe provvedere alla costosa ristrutturazione. Se lo slogan della convinta ambientalista Donatella Bianchi si rifà all’“Aria nuova”, in “Direzione futuro” guarda Francesco Rocca mentre Alessio D’Amato viaggia su binari più tradizionali, con la sua immagine su sfondo blu calendiano e verde bonelliano e un solo apostrofo rosso, che rimanda al bacio “apostrofo rosa tra le parole t’amo” del Cyrano de Bergerac. E lo slogan “Uno di noi”, pari pari a quello usato da Roberto Formigoni nella campagna elettorale del 2010 che lo vide eletto per la quarta volta in Lombardia, per finire poi la sua carriera in modo non proprio edificante.  (Nella foto: D’Amato, Bianchi, Rocca)

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