Regione: il Corecom premia il giornalismo di qualità

Pandemia e informazione: i giornalisti si sono trovati sostanzialmente impreparati di fronte a ciò che è piovuto addosso alla categoria e hanno dovuto riadattarsi in corsa alla situazione. La riflessione, insieme a numerosi aspetti sul tema, è stata al centro del convegno “La comunicazione sociale ai tempi del Covid 19, l’approccio dei media al disagio sociale e alle nuove povertà durante la pandemia” che il 7 aprile, nella sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio, ha visto confrontarsi professionisti della comunicazione, rappresentanti regionali ed esponenti del volontariato, nell’ambito della premiazione di “Fratelli tutti”, riconoscimento rivolto al giornalismo di qualità. Promosso dal Corecom, comitato regionale del Lazio per le comunicazioni, in collaborazione con l’Associazione cittadini mediali (Aiart), l’Ordine dei giornalisti del Lazio, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, con il patrocinio della Diocesi di Roma, il confronto ha esaminato tutti gli aspetti relativi al controllo, la verifica, l’attendibilità delle notizie, costante preoccupazione degli operatori della comunicazione alle prese con un tema mai affrontato prima di allora. Il ruolo di questi ultimi, nella promozione dei valori della solidarietà, il consolidamento della coesione sociale, la diffusione della cultura dei diritti, è il motivo per cui è stato istituito il premio intitolato – ispirandosi a una frase di San Francesco – come l’Enciclica resa pubblica da Papa Bergoglio il 4 ottobre 2020, che ha quale nucleo tematico la fraternità e l’amicizia, a partire dalla condizione determinata dalla pandemia. Numerosi e qualificati gli interventi che si sono succeduti nelle varie sessioni del convegno, aperto dal presidente del Consiglio regionale del Lazio Marco Vincenzi e dalla presidente del Corecom Maria Cristina Cafini. “Strategia della Regione Lazio per una comunicazione efficace delle politiche sociali di contrasto alle conseguenze della pandemia” è il tema della relazione affrontata dal presidente della VII commissione Sanità, politiche sociali e welfare Rodolfo Lena mentre “La comunicazione dell’emergenza sociale tra strumenti tradizionali e nuovi strumenti digitali” è il titolo dell’intervento di Christian Giorgio, Social media manager della Diocesi di Roma. Sulle “Linee guida per una comunicazione corretta nell’emergenza: dalla quantità alla qualità dell’informazione” si è espressa Roberta Serdoz, caporedattrice della testata giornalistica regionale del Lazio della Rai. Sono intervenuti inoltre il vicepresidente del Consiglio regionale Devid Porrello, sull’impegno degli organi di informazione nel fornire i dati del morbo; Pasquale Ciacciarelli presidente della III commissione regionale di Vigilanza sul pluralismo dell’informazione, che ha evidenziato la funzione svolta nel discernere la veridicità delle notizie diffuse sulla rete; Monica Moriconi, segreteria della VII commissione Sanità che ha ricordato l’importanza delle politiche sanitarie e vaccinali approntate dalla Regione nel corso della pandemia. Il compito di illustrare l’impegno per la raccolta fondi è stato affidato a Roberto Natale responsabile di Rai per il sociale, che non ha mancato di rilevare come il Covid 19 si sia innestato su una situazione di “debolezza della sanità pubblica causata dalle politiche di contenimento dei costi avviate negli anni precedenti”. “Il premio è per noi motivo di orgoglio”, ha affermato il consigliere Corecom e presidente della giuria Federico Giannone, a conclusione della sessione dedicata ai riconoscimenti che sono andati ai giornalisti Ludovica Jona Lasinio di La 7, Fausta Speranza di Radio Vaticana, Agnese Palmucci, Gabriele Crispo, Luca Sebastiani Claudia Torrisi di Lumsanews/SoundCloud, Wanda Cherubini di Tusciatimes.eu, Valerio Giacoia di Left.

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