Regione, investimenti in tecnologie e strutture
Continua il corposo programma di investimenti in sanità. Nel Lazio, tra residui derivanti da utili di esercizio e risorse destinate all’edilizia sanitaria, sono stati redatti i programmi operativi relativi ai “Fondi strutturali 2014-2020”, potenziati da ulteriori piani legati alla gestione della emergenza da Covid-19. Così, è partita l’implementazione e l’acquisizione di tecnologie volta a favorire l’integrazione ospedale territorio, un toccasana per affrontare il post pandemia e per risarcire la medicina di base di tutte le perdite determinatesi nell’ultimo decennio a causa dei tagli lineari legati al piano di rientro. Da luglio 2020 la Regione Lazio, con il conforto del ministero dell’Economia è uscita da tale incubo e ha rimodulato quelli che erano stringenti obblighi di riduzione della spesa, in un “Piano di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo”, assegnando a quest’ultima voce una grande importanza. Attraverso gli utili di esercizio, sarà possibile il potenziamento, l’ammodernamento tecnologico, la messa a norma dell’edificio storico dell’ospedale di Marino, denominato blocco A. I fondi recuperati con gli utili di bilancio ammontano a 69 milioni 768 mila, una boccata d’ossigeno per le casse regionali. Grazie a tale oculata gestione delle risorse, è stato possibile annunciare il 20 luglio numerosi interventi, tra cui: due Rsa nella provincia di Latina, una casa della salute a Pietralata, due nuovi ospedali a Rieti e sulla Tiburtina, il potenziamento dei nosocomi di Velletri e di Belcolle a Viterbo. All’ospedale di Marino sono riservati 10 milioni; gli interventi saranno suddivisi in due fasi la prima per l’acquisto di attrezzature e, successivamente, nelle fasi 2 e 3 si provvederà alla ristrutturazione delle palazzine A, B, C e D, secondo il piano previsto dalla delibera della Asl Roma 6 numero 520 dello scorso 19 aprile. Si avvarrà invece dei fondi destinati all’edilizia sanitaria, piano decennale ex lege 67 del 1988 il San Camillo, per rinnovare la neuroradiologia del padiglione Lancisi, dotando il reparto di una nuova Tac e risonanza magnetica di ultima generazione. Rientra nel piano anche il nuovo assetto della rete perinatale, con nuove attrezzature e arredi indispensabili per una specialità di grande importanza per il nostro territorio.