Regione Lazio: dal 6 luglio, i disabili possono sentirsi un po’ più sicuri. L’approvazione all’unanimità, con 42 voti, della proposta di legge numero 27 del 15 maggio 2023 “Istituzione del Garante regionale per la tutela delle persone con disabilità”, è un altro tassello in nome dell’inclusione, che l’ente territoriale traccia in favore dei più fragili, creando ex novo una figura che mancava. Voluta fortemente dall’assessore regionale ai Servizi sociali, Disabilità, Terzo settore e servizi alla persona Massimiliano Maselli, che ne ha curato anche l’illustrazione in aula, la normativa si compone di nove articoli, fortemente innovativi per quanto attiene alla garanzia dei diritti delle persone con disabilità, al controllo sulla assistenza nelle strutture residenziali, all’accesso all’istruzione e in ambienti lavorativi, alla prevenzione al contrasto e alla discriminazione. In sintesi: all’assicurazione sulla inclusione piena e totale, obiettivo a cui la Regione Lazio targata Francesco Rocca e l’assessore Maselli hanno mirato fin dall’inizio, ponendolo tra i primi impegni dell’agenda politica. Sarano la relazione semestrale alla Giunta e quella annuale al Consiglio a fornire un rendiconto sullo stato dell’arte. Hanno diritto ai benefici previsti dalla legge i residenti nel Lazio, anche in via temporanea, la cui condizione sia stata riconosciuta con la legge 104 del 1992 o che stiano seguendo l’iter per il riconoscimento definitivo. Grazie alla collaborazione istituzionale, in primo luogo da parte della VII commissione Sanità, Politiche sociali e integrazione sociosanitaria, presieduta da Alessia Savo (FdI), è stato possibile un rapido esame del testo, con l’approvazione di numerosi emendamenti. Il resto è arrivato dal dibattito in aula in cui, numerosi esponenti dell’opposizione, tra cui Marta Bonafoni e Rodolfo Lena (Pd), Marietta Tidei (Azione/Italia viva), Roberta Della Casa (M5s) hanno espresso apprezzamento per il provvedimento. Analoghe attestazioni positive da parte dei consiglieri di maggioranza – Daniele Sabatini e Laura Corrotti (FdI), Cosmo Mitrano (FI), Giuseppe Emanuele Cangemi e Orlando Tripodi (Lega), Mario Luciano Crea (Lista Rocca) e Nazzareno Neri (Udc) – e da esponenti del partito di Giorgia Meloni impegnati nelle istituzioni. Dal deputato Luciano Ciocchetti, che apprezza l’importanza di “Dare il giusto risalto ad una categoria di cittadini particolarmente fragile, attuando la buona politica per il bene comune”, alla consigliera della Regione Lazio Edy Palazzi, che vede nel garante dei disabili “Un punto di riferimento istituzionale per la tutela dei diritti nella nostra regione e per non lasciare indietro nessuno”. Di “Passo fondamentale per le politiche di inclusione nella nostra Regione” ha parlato il presidente del Lazio Francesco Rocca, sicuro che “Sarà individuata una persona di altissimo profilo”. La situazione lo impone, considerato che, oltre alla garanzia di tutela dei diritti, il Garante dovrà confrontarsi con altre realtà, tra cui coloro che praticano condotte omissive, o con chi manifesta atteggiamenti inquadrabili come bullismo, specie quello in rete. Per non parlare della rimozione delle barriere architettoniche, in cui i comuni saranno i primi interlocutori. Interviene, a tal proposito, la consigliera capitolina Francesca Barbato (FdI), che mette in luce le difficoltà in cui si trovano moltissimi disabili, in gran parte residenti a Roma, svantaggiati, tra l’altro, da una assistenza domiciliare carente e da progetti educativi inesistenti, così come difettano i progetti per la mobilità e l’applicazione della cosiddetta legge “Dopo di noi”, ovvero l’assistenza a questa categoria di persone fragili, nel momento della perdita dei genitori.

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