Da Stefano Fabroni, presidente del Comitato Salute ed Ambiente Asl Rm5 e Ina Camilli presidente del Comitato Libero “A Difesa dell’Ospedale di Colleferro”, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Le Associazioni e i vari Comitati Civici del territorio, da quindici anni, cercano di interagire con la Regione Lazio e più precisamente con la commissione sanità, per poter far presente quali erano e sono le gravi problematiche sanitarie e ambientali che affliggono il territorio della Asl Roma 5. In continuità con questo atteggiamento civico di richiesta di confronto con l’Amministrazione Regionale, il Comitato Salute ed Ambiente Asl Roma 5 e il Comitato Libero “A difesa dell’ospedale di Colleferro”, dopo aver atteso la costituzione delle nuove commissioni regionali, con una lettera del 9 maggio scorso, hanno chiesto un’audizione anche alla nuova Commissione sanità, presieduta dalla consigliera Alessia Savo, con l’intenzione identica di provare ad essere ascoltati, visto che è un diritto costituzionale quello di poter interagire con le Amministrazioni locali regionali e nazionali. Diritto purtroppo spesso non rispettato. Il dottor Stefano Fabroni e la dottoressa Ina Camilli, coordinatori di questi due comitati nel territorio della ASL RM5 esprimono il loro profondo disagio, come cittadini, per questo stato di cose: “Purtroppo non siamo mai riusciti ad avere un’audizione regionale, che ci avrebbe permesso perlomeno di esporre una proposta di risanamento della sanità pubblica e del nostro ambiente di vita. Vogliamo portare la voce del territorio alla Pisana e rappresentare che in questi anni la politica, a tutti i livelli decisionali, non ha contrastato le decisioni della Giunta Zingaretti, decisioni che hanno impoverito le strutture sanitarie pubbliche al punto che le disuguaglianze tra cittadini sono aumentate.” Anche questa volta, trascorsi trenta giorni dalla richiesta di audizione, nessuna risposta è giunta ancora ai richiedenti. In compenso alcune consigliere della maggioranza hanno fatto la loro comparsa nei nosocomi del Polo ospedaliero Colleferro-Palestrina per constatare la situazione in cui versano, senza però incontrare i cittadini dei comitati. L’auspicio è che le consigliere in visita presso le due strutture sanitarie sappiano comunque rappresentare la necessità di un intervento urgente da parte della Regione e che la Commissione Sanità voglia, prima o poi, ascoltare i comitati. Questi, da parte loro, continueranno a bussare alle porte dei palazzi per farsi sentire e a informare l’opinione pubblica, anche in presenza di una democrazia minima che rende sempre più difficoltosa la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, grazie agli ormai pochi rimasti “cani da guardia della democrazia”, con la convinzione che “La goccia, alla fine, scaverà la roccia!”

 

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