Sono ventisette i nuovi ispettori assunti  presso i Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spresal), afferenti ai dipartimenti di Prevenzione delle Asl del Lazio e saranno operativi immediatamente, dal 1° luglio. Ė questa una delle prime misure assunte dalla Regione, per contrastare l’emergenza degli incidenti sul lavoro e per inasprire la lotta al caporalato. E non finisce qui. Sempre in relazione ai tecnici della prevenzione e sicurezza sul lavoro, dagli uffici di via Cristoforo Colombo sono partiti due avvisi pubblici per le assunzioni di nove figure professionali Spresal per la Asl di Latina e altre nove per la Asl Roma 6 dei Castelli Romani e litorale Anzio Nettuno. Provvedimenti d’urgenza, comunicati nel corso del “Tavolo tecnico Regione-sindacati per la sicurezza sul lavoro e il contrasto al fenomeno del caporalato” , convocato il 28 giugno scorso. Ai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il presidente Francesco Rocca ha sottolineato che “la sicurezza sul lavoro è stata immediatamente al primo posto dell’agenda politica dell’amministrazione regionale”, concetto ribadito in una nota dal presidente della commissione Bilancio del Consiglio Regionale del Lazio Marco Bertucci. L’orrenda morte di Satnam Singh, il bracciante indiano vittima di un incidente sul lavoro e della barbarie del suo datore, che lo ha abbandonato senza prestare tempestivo soccorso, ha lasciato il segno nei palazzi della Regione e la mobilitazione è stata immediata. Nei giorni precedenti, era stata già emanata un’ordinanza volta a tutelare i lavoratori esposti al caldo nei giorni d massima allerta, con interruzione nelle ore di massima calura. Un ulteriore provvedimento riguarda l’analisi della bozza del Piano strategico regionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, per il triennio 2024-2026, accompagnato da cospicui investimenti, pari a 4 milioni di euro, provenienti in parte da fondi Inail e in larga parte dal Fondo sociale europeo, che consentiranno l’adeguamento delle misure di sicurezza in tutte le aziende del territorio. Per questo Bertucci ha ringraziato il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e l’assessore al Lavoro Giuseppe Schiboni, per aver “mantenuto i riflettori accesi su quella che è una vera piaga, per cui occorre trovare soluzioni condivise”. Un punto a favore dell’impegno regionale dell’amministrazione Rocca è l’essere capofila del Progetto Soleil, inserito in un più ampio programma di inclusione, finanziato con fondi Ue e operativo in collaborazione con il ministero del Lavoro. Si tratta di un modello di intervento integrato, declinato sui territori regionali, volto alla prevenzione e contrasto del lavoro irregolare e dello sfruttamento lavorativo dei cittadini di Paesi terzi. Perché per Francesco Rocca “la morte di Satnam Singh è la morte di un essere umano, non di un bracciante”. Occorre sempre ricordarlo, per ottenere misure di contrasto sempre più stringenti e rispettare quelle esistenti.

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