Regione Lazio, potenziamento dei consultori. Rimborso per parto a casa
Rilancio della rete dei consultori: è questo uno degli annunci del presidente Zingaretti, che ha allineato a tale provvedimento anche “la quantificazione del contributo di 800 euro per chi vuole partorire a casa”, fenomeno che fino agli anni 70 era di massa soprattutto nelle province. Con il provvedimento, secondo il presidente e commissario della Sanità, si è proceduto “alla definizione di una griglia di indicatori e funzioni base che deve essere uguale in tutte le Asl al fine di garantire a tutti i cittadini del Lazio uguale accesso alle cure e all’assistenza”. Per quanto attiene al parto in casa invece, saranno destinati ottocento euro di rimborso quale tariffa fissata dalla Regione Lazio nel decreto firmato negli scorsi giorni dal presidente. L’indicazione della tariffa era attesa dall’aprile del 2011 quando venne pubblicato il decreto 29 con cui si definivano i criteri e le modalità per ricevere il rimborso forfettario nel caso si fosse optato per il parto a domicilio. Una scelta che negli ultimi anni è tornata a fare proseliti in modo significativo, solo negli ultimi mesi la Regione ha ricevuto almeno 10 richieste in tal senso, provenienti da tutte le Asl. La mancata fissazione del rimborso aveva reso quel provvedimento una sterile dichiarazione di principi. Ora il percorso si sblocca. La possibilità di partorire tra le mura delle propria casa è percorribile però solo nel caso sia accertato dal ginecologo che si tratta di un parto naturale senza complicanze.