Regione Lazio: stop al ‘discount’ per le cure dentali
Giannini (Lega) e Lena (Pd) mettono in guardia sull’offerta di cure a prezzi stracciati
Cure odontoiatriche a prezzi stracciati e pubblicità ingannevole. Dal 2019 la legge vieterebbe la comunicazione promozionale aggressiva. Di fatto in rete, sui giornali, in televisione e radio, gli spot in favore di cure miracolose a prezzi abbordabili sono proliferati. Il miraggio del sorriso luminoso e perfetto si fa sempre più strada, accompagnato dal cosiddetto “turismo dentale”, che sovente vede connazionali recarsi nei Paesi dell’Est, abbindolati non solo dall’idea di rifare un impianto dentale a costi competitivi ma di abbinare all’intervento una piacevole vacanza. Sull’argomento prendono posizione due consiglieri della Regione Lazio, di opposizione e maggioranza, intenzionati a contrastare il fenomeno. “Si tratta di specchietti per le allodole – dichiara Daniele Giannini, esponente della Lega e membro della commissione Sanità – occorre vigilare attentamente su un fenomeno che non solo danneggia la categoria degli odontoiatri seri e professionali ma rischia di trarre in inganno pazienti, che vengono sfigurati per sempre da sedicenti odontostomatologi pronti a compiere ‘magie’ per pochi spiccioli, utilizzando materiali di scarsa qualità, proponendo interventi inutili e magari, soprattutto in Est Europa, evadendo le imposte”. Gli fa eco il presidente Pd della commissione Sanità Rodolfo Lena, che punta sulla corretta informazione, motivando così il suo sostegno alla campagna dell’Andi Roma, l’Associazione dei dentisti romani che si batte per tutelare i cittadini-pazienti contro le innumerevoli campagne pubblicitarie ingannevoli sulle cure odontoiatriche, un problema che riguarda anche altri settori sanitari. “Ogni cura richiede la scelta di professionisti seri e capaci – sostiene – senza cedere a promesse di facili risparmi, cure miracolose o peggio ancora a premi o bonus da ricevere in cambio”. Un impegno, quello del contrasto alla pubblicità ingannevole, che potrà vedere la luce nella prossima legislatura, portando all’attenzione della nuova giunta regionale la tematica, che deve necessariamente trovare una regolamentazione.