Regione Lazio: su laboratori specialistica confronto già avviato, nulla muta nel 2014
“In merito alle questioni poste dalle associazioni dei laboratori di specialistica privati accreditati si specifica che: per quanto riguarda la nostra Regione nulla cambia per l’anno in corso. Entro il 30 aprile, come comunicato a tutte le associazioni di categoria, sarà attivato un tavolo tecnico che dovrà individuare i criteri di valutazione per riorganizzare la rete dei laboratori. Il tavolo nasce proprio per esaminare le criticità esistenti sul nostro territorio e attuare tutte le verifiche necessarie a salvaguardare i livelli occupazionali. Il tavolo chiuderà i lavori il prossimo ottobre. La Regione è disponibile al confronto più ampio. Il punto di partenza resta comunque l’applicazione di una stringente indicazione ministeriale che nelle sue Linee guida indica con assoluta precisione il percorso cui attenersi per procedere alla riorganizzazione del settore”. Con questa nota ufficiale, la Regione Lazio risponde all’allarme creato dal progetto di riorganizzazione della rete dei laboratori di analisi, che prevede tagli drastici alle strutture che effettuano meno di 200 mila esami l’anno secondo indicazioni ministeriali, con il rischio della perdita del posto di lavoro per circa 2000 persone – come affermano i responsabili di tali strutture – ed effetti economici devastanti per la stessa Regione Lazio senza alcun vantaggio né qualitativo né quantitativo. Sulla base delle indicazioni fornite dal sub commissario governativo, si sta procedendo ad accorpare i laboratori di analisi, con ripercussioni, come sostengono gli stessi responsabili “anche sui cittadini e sulle fasce più deboli della popolazione che si vedranno depauperati di un servizio di esecuzione delle analisi e di consulenza sul territorio a favore di meri centri di prelievi del sangue, diventando solo un numero su una provetta”.