Regione. Tortosa: linfedema, interrogazione per un polo specialistico di cura nel Lazio
In Italia sono 450 mila e non si sa bene come e dove curarli. Sono i malati di linfedema, la patologia degenerativa e disabilitante che rende gonfi gli arti facendoli assomigliare a un blocco unico informe, per la quale nel Lazio, non esiste un centro di cura specializzato. Per questo il consigliere regionale Oscar Tortosa, in linea con la battaglia portata avanti alla Camera dal parlamentare Oreste Pastorelli, ha presentato un’interrogazione sul problema, chiedendo al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, di impegnarsi affinché venga ripresa l’approvazione definitiva delle Linee guida sul Linfedema, lasciate in sospeso dal ministero della Salute e per aprire un ‘polo d’eccellenza’ nella Regione Lazio che non costringa i malati al ricovero ma li assista anche in day hospital. “La cura in day hospital è stata già positivamente sperimentata nel 2006 presso l’Ospedale San Giovanni Battista di Roma – spiega l’esponente del Partito socialista – l’unica struttura sanitaria del Lazio a dedicare parte dei posti letto alle patologie vascolari periferiche disabilitanti, poi però interrotta dall’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio per inadeguatezza normativa legata ai trattamenti. Nell’interrogazione da me presentata – continua Tortosa – si chiede quindi che la realizzazione di un polo di eccellenza dedicato alla cura del linfedema possa consentire, oltre al ricovero in degenza ordinaria nei casi più gravi, la possibilità di coordinamento in day hospital con i centri di cura territoriali, in ossequio a quanto disposto dalle Linee guida stesse e dall’Associazione dei pazienti ‘SOS Linfedema’ che rappresenta migliaia di malati su tutto il territorio nazionale”, ha concluso il capogruppo del Psi, vice presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.