Rieti: giornata per vaccini anti Delta e Omicron 1
Vaccinazioni, si ricomincia con gli appuntamenti di massa, nonostante il palese calo di casi Covid registrati. Si pensi che il 12 settembre i soggetti positivi al test in Italia sono stati 6.415, con un calo di ricoveri in terapia intensiva e nei reparti, dove si registra il 6% di malati. Nel Lazio apre la strada alle somministrazioni di massa l’azienda sanitaria di Rieti, il 13 settembre con un appuntamento “porte aperte” al centro vaccinale situato nell’ex stabilimento Bosi sulla via Salaria, senza bisogno di appuntamento né prenotazione, per somministrare il vaccino bivalente che copre la variante Omicron Ba.1, ormai non più in circolazione da tempo. L’Open Day con accesso diretto dalle ore 10 alle ore 13, è rivolto a persone con età minima di 12 anni portatori di fragilità, operatori sanitari e delle strutture residenziali per anziani, ultra 60enni e donne in gravidanza. Si può ricevere la prima dose di richiamo (terza dose) dopo almeno 120 giorni dalla seconda somministrazione – completamento del ciclo primario – o dall’ultima infezione, sulla base della data della risposta negativa al test diagnostico. Il prodotto inoculato, con formulazione bivalente Original/Omicron Ba.1, può essere somministrato indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario. A chi obietti che quello usato è ormai un prodotto superato, all’inizio dell’estate ha risposto una rappresentante della Pfizer, interpellata durante una tavola rotonda della Food and Drug Administration – l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici – sostenendo che “è impossibile stabilire un correlato di protezione, benché i trial dimostrino un innalzamento del livello di anticorpi negli inoculati, non è noto oltre quale soglia si sviluppi una sicura immunità al coronavirus”. Quindi si va avanti con il principio di precauzione ovvero, inoculare comunque per garantire quel minimo di copertura, in attesa che arrivino i nuovi bivalenti approvati dagli enti regolatori europei, tarati per i ceppi Omicron Ba.4 e Ba.5. In sintesi: una rincorsa verso il virus e le sue varianti che sembra non aver mai fine. (Nella foto: il centro vaccinale Bosi)