Risarcimento, piatto ricco per le compagnie

Responsabilità sanitaria secondo la legge Gelli: fioccano polizze-tipo per tutte le figure sanitarie

Costi contenuti e facilitazioni. Le compagnie assicurative si fanno avanti, stimolate dal contenzioso che potrebbe derivare dalle nuove disposizioni sulla responsabilità sanitaria e aiutate dalla pubblicità che sta inondando i nostri media. Tutelarsi da accuse di colpa lieve, grave o danno erariale è obbligatorio per gli iscritti all’Albo degli infermieri. Le nuove norme chiamano in causa l’intera struttura, incluso il personale di assistenza e le grandi società assicuratrici stipulano accordi con gli ordini professionali. Il tutto grazie a due gare europee per identificare il broker necessario all’operazione specializzato nel ramo sanitario e per stabilire e stipulare la polizza, sottoscritta alla fine di dicembre. Una soluzione assicurativa accessibile a tutti e a costi contenuti, considerato l’elevato numero di professionisti, oltre 445mila di cui almeno 385mila in attività, a tutela dei dipendenti del Servizio sanitario nazionale, di strutture private, di liberi professionisti o appartenenti a cooperative. Le informazioni sono reperibili via web o attraverso appositi numeri verdi che offrono consulenza telefonica.

Legge Gelli: ne parlano i giuristi

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Responsabilità civili, penali e diritto alla salute come interesse della collettività. Del contemperamento tra queste due evidenze e delle conseguenze della legge 24 del 2017, nota come Gelli-Bianco hanno trattato eminenti giuristi l’8 gennaio alla Biblioteca della Camera, nella giornata di studio coordinata da Gaetano Soricelli, docente di diritto amministrativo.

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