Risorse alle Asl: è polemica su 38 mln

Diagnostica per immagini, medicina d’urgenza, strutture di emergenza. Molte le unità operative della sanità regionale che dovrebbero beneficiare di un contributo straordinario di 38 milioni, stanziato dalla Regione Lazio per il rinnovo delle tecnologie, con una delibera di giunta del 31 ottobre. A quanto affermano i sindacati però la cifra si assottiglierebbe di molto, tanto da non garantire alcun rinnovo del “parco-macchine”. Non ha dubbi in proposito Gianni Romano, segretario della Fials Confsal Lazio. “Le risorse impegnate per il rinnovo delle attrezzature tecnologiche sono così insufficienti per coprire il reale fabbisogno che, spalmate sulle singole Asl basterebbero giusto per acquistare una risonanza magnetica di ultima generazione, con relativo contratto di assistenza ovvero per una apparecchiatura radiologica per eseguire la tomografia assiale computerizzata”. L’analisi sulle cifre è presto fatta: i 38 milioni di euro sono stanziati in 3 anni e a questi ne vanno tolti 3,8 accantonati per eventuali urgenze. Si arriva così a un ammontare complessivo che scende a 34,2 milioni. Inoltre il 25 per cento di questi è destinato ai canoni di locazione cui la maggioranza delle aziende sanitarie deve fare fronte. “Ciò che rimane sono briciole – chiosa Romano – appunto gli 8 milioni da dividere su 21 aziende tra Asl, ospedali, Policlinici e Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs)”.

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