Roma e il suo sindaco: “Coniugare sanità e sociale”
Petrangolini, consigliera del Lazio, illustra le future competenze del primo cittadino di Roma
Piano regolatore partecipato, è questa la soluzione affinché a Roma si possano integrare i soggetti istituzionali, privati e civici, che offrono servizi sociali e sanitari per migliorare la qualità dell’offerta. Lo propone Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio, della commissione Politiche sociali e salute. “Il prossimo sindaco della capitale dovrà ridefinire, in collaborazione con Regione e Asl, le politiche sociali e sanitarie del Comune di Roma – dichiara l’esponente Pd – al fine di impegnare l’amministrazione nella programmazione, progettazione e realizzazione del sistema cittadino dei servizi e degli interventi sociali per gli anni a venire”. Tutto il piano, secondo Petrangolini, dovrà far perno sulla collaborazione tra i municipi, le Asl nel loro nuovo assetto e le case della salute che via via stanno aprendo e prendendo forma. Un significativo esempio in tal senso si ha nel 1° municipio, cui afferisce la Asl Roma 1 – che ha riunito le ex Roma A ed E – in cui i servizi sociali del comune e quelli sanitari aziendali dialogano grazie all’apporto delle cooperative sociali e le associazioni dei cittadini. “Il prossimo sindaco di Roma – conclude la consigliera – dovrà valorizzare e coordinare l’azione di tutti i soggetti che lavorano nel territorio al fine di favorire lo sviluppo di un welfare attento ai bisogni della collettività”.