Rsa, c’è un premio per le migliori
Cerimonia a Milano con i “Bollini RosaArgento” di Onda Ets. Riconoscimento al San Michele di Roma
Fondazione Onda, il destino nel nome. Ė dal 2007 che l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere propaga la sua azione in centinaia di presidi sanitari, che grazie ai percorsi dedicati all’assistenza al femminile, ottengono l’ambito riconoscimento del Bollino Rosa. E dal 2017, la dotazione si arricchisce con i Bollini RosaArgento, grazie all’attenzione riservata alle Rsa, residenze sanitarie assistenziali e alle case di cura, in cui moltissime ospiti sono donne. La quinta edizione, riferita agli anni 2025/2026 – il riconoscimento ha carattere biennale – ha visto ben 210 strutture premiate su tutto il territorio nazionale “una dimostrazione di come sempre più Rsa e case di riposo, mirino all’offerta di servizi di qualità per quanto concerne la salute, il benessere e le relazioni umane dei loro ospiti e delle loro famiglie”, dichiara la presidente di Onda Francesca Merzagora. Attraverso la compilazione di un questionario con 117 domande, i rappresentanti della Fondazione, individuata come ente del terzo settore, attribuiscono il riconoscimento che è validato dall’apposito comitato consultivo della Fondazione. Tra le Rsa premiate il 27 novembre, in una cerimonia ospitata nella Sala Pirelli della Regione Lombardia a Milano, figura l’Istituto romano San Michele, azienda di servizi alla persona, che con Giovanni Libanori alla presidenza da un anno, ha visto un notevole impulso verso un’assistenza connotata come modello avanzato di welfare di prossimità. Non nasconde la soddisfazione il presidente. “Essere riconosciuti a livello nazionale tra le migliori aziende per l’attività di assistenza svolta – ha commentato – ci spinge a fare sempre meglio in termini di umanizzazione delle cure e di qualità dei servizi. È un premio che ovviamente condivido con tutto il personale dipendente dell’Istituto, in particolare con quello sanitario – continua Libanori – che colgo l’occasione per ringraziare, grazie all’impegno e all’attenzione che dedica quotidianamente al benessere e alla qualità di vita dei nostri ospiti e delle loro famiglie”. Benessere e qualità, caratteristiche essenziali che insieme a una gestione umanizzata, efficace e sicura degli ospiti, rappresentano i cardini su cui si basa l’ambito riconoscimento dei bollini. Sulla base di questi criteri, è stato attribuito il massimo riconoscimento, con tre bollini a 91 strutture, mentre 110 hanno ricevuto due bollini e 9 strutture hanno ottenuto un bollino. Nel corso della premiazione, sono stati presentati i dati dell’indagine “Essere anziani nel 2024”, realizzata da Fondazione Onda Ets in collaborazione con un Istituto di ricerca partner. Risultato: la perdita dell’indipendenza si è rivelata il principale timore degli anziani (55%) insieme alla perdita delle persone care mentre, un anziano su tre, ha paura di essere ricoverato in una struttura. Un aspetto che, secondo la presidente di Onda Merzagora, “conferma la necessità di investire in strategie politiche che agevolino una sempre più professionalizzata offerta di strutture per gli anziani”. E il progetto Bollino RosaArgento si muove in tale direzione, grazie anche alla collaborazione di una quindicina di associazioni professionali, società scientifiche specializzate in geriatria e gruppi editoriali di settore. (Nella foto: l’Istituto San Michele)