“Salute dei cittadini, bene non negoziabile”

Il nostro viaggio nella sanità territoriale fa tappa in XI municipio – zona Ostiense/Colombo e parte dell’Ardeatino – di competenza della Asl Roma C. Il delegato municipale ai rapporti con la Asl, Antonio Bertolini, medico di famiglia alla Garbatella ci illustra la situazione di strutture e servizi.

Deficit regionale, piano di rientro, spending review cosa hanno significato, in termini di offerta dei servizi nel distretto XI della Asl Roma C?

Piani di rientro, una drammatica realtà. Nulla si è fatto in termini di aumento dell’offerta della rete territoriale nella Asl Roma C: un poliambulatorio trasferito da piazza Pecile al Cto come altri servizi: la psichiatria, l’assistenza domiciliare e uno dei due consultori ubicati in locali più idonei grazie alla pressione dell’XI municipio. Non si è programmato sul territorio spostando risorse umane e realizzando nuovi presidi o residenze sanitarie assistenziali, causa l’aumentata richiesta di prestazioni dovuta alla riduzione dei posti letto. Tra l’altro il personale si va riducendo per pensionamenti e molti servizi non sono in grado di garantire percorsi efficaci di sanità pubblica.

Il direttore della Asl, Antonio Paone, ha riferito di aver significativamente ridotto il deficit (-44 mln) e spera in breve nel pareggio di bilancio. E’ realistica tale previsione?

Se il pareggio ipotetico di bilancio significa rinunciare al Cto e non costruire reti territoriali mi  domando  quale sia la missione di una azienda sanitaria e del suo atto aziendale. Manca il supporto di una visione di insieme che coniughi i bilanci con il prodotto finale non negoziabile: la salute dei cittadini. La spending review con i suoi tagli ragionieristici lineari – 780 milioni di disavanzo – si sta inserendo drammaticamente in questo quadro, già non pianificato e concertato dalla Asl. Il bilancio e le modalità sostenibili del raggiungimento del pareggio dello stesso saranno  tema di confronto della prossima Conferenza locale socio sanitaria con la  direzione aziendale.

Il Polo civico Garbatella con il nuovo consultorio è completo. Nel versante Ardeatino (Grottaperfetta, Roma 70, Ottavo Colle) i servizi sono carenti…

Nessun nuovo poliambulatorio è stata realizzato, nonostante le reiterate richieste da parte del municipio Roma XI di localizzazioni in quei quartieri, totalmente sprovvisti di presidi pubblici, né sono state prese in considerazione le migliaia di firme raccolte tra i cittadini per riconvertire all’uso sanitario le strutture AMA di Montagnola. Ogni richiesta è passata in secondo ordine subordinata al pareggio di bilancio o mai presa in esame, nè il Comune di Roma ci è stato mai al fianco nelle istanze degli ultimi cinque anni  di governo dell’ente locale.

Sant’Eugenio: nuovi servizi e potenziamento. Cto in continuo depauperamento. Come riequilibrare la situazione?

L’atto aziendale proposto dalla Asl sanciva una unica realtà ospedaliera. Gli spostamenti tra i due nosocomi hanno significato la continua deprivazione di letti e competenze professionali in una logica “sanEugeniocentrica”. Il tema si ripropone oggi per i reparti attivi minacciati dalla scure  di Bondi, nonostante la richiesta Inail di allocarsi al Cto su cui a novembre mancava solo la firma regionale, che avrebbe dato nuovo impulso ad un polo ortopedico di eccellenza e di grande utilità per la città e il Lazio. Si prevedono al suo posto Rsa necessarie ma abbiamo un eliporto che deve poter essere utilizzato per le emergenze.

Per concludere, alcuni consigli per la sanità al prossimo presidente della Regione.

Analisi territoriale dei bisogni, rete di poliambulatori e punti  di Primo soccorso; valorizzare la risorsa dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta con la capillarità della ubicazione degli studi. Dare centralità ai distretti sanitari, proporre azioni strutturali senza inseguire sperimentazioni operative in altre Regioni, e spesso più utili ai proponenti che ai cittadini.

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