Salute e prevenzione: “A rischio attività ispettive”
Dai rappresentanti dell’Albo Tecnici della Prevenzione riceviamo, e volentieri pubblichiamo:
“A qualche giorno dall’inizio del nuovo anno, ci è stato segnalato da molti colleghi, che 16 Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro, assunti a tempo determinato presso il Ministero della Salute, hanno visto non rinnovato il loro rapporto di lavoro e proprio durante il periodo delle feste natalizie. Non vogliamo esprimere un giudizio in merito alle scelte organizzative del Ministero della Salute, non è il nostro ruolo, né questa è la sede opportuna di discussione, ma come Commissione d’Albo dei Tecnici della Prevenzione di Roma e provincia, ci sentiamo di condividere una riflessione: i Tecnici della Prevenzione che operano all’interno del Ministero della Salute, grazie alla peculiarità della propria attività lavorativa, legata ai principi di prevenzione, sorveglianza, ispezione, controllo e vigilanza, rappresentano i professionisti sanitari essenziali per presidiare e svolgere attività specifiche, che rappresentano un elemento di tutela della salute e sicurezza per l’intera popolazione. Elenchiamo solo alcune tra le attività in cui i colleghi Tecnici della Prevenzione sono quotidianamente impegnati su tutto il territorio nazionale, e che rappresentano il primo filtro nei confronti di tutto ciò, che potrebbe costituire un rischio igienico-sanitario e di sicurezza per la collettività: la profilassi internazionale e la gestione degli alert di malattie infettive in entrata (basti ricordare quanto avvenuto nei porti e negli aeroporti durante la recente pandemia); la sorveglianza igienico-sanitaria e di sicurezza attraverso attività ispettive e documentali delle merci provenienti da Paesi terzi, dagli alimenti, ai dispositivi medici, dai cosmetici, ai farmaci non registrati in Italia; la collaborazione con le Dogane per il controllo dei bagagli a seguito dei passeggeri; le attività di assistenza ai naviganti con attività ispettive delle navi, e molte altre. Tutte le attività di vigilanza transfrontaliera citate, a seguito dei mancati rinnovi, rischiano di non essere gestite adeguatamente e di gravare sul personale ispettivo già carente negli uffici periferici, nonostante i concorsi espletati in questi tre anni. Ci auguriamo che questa nostra considerazione possa stimolare la riflessione sul ruolo cardine dei Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di lavoro nel mantenimento e nella salvaguardia della sanità pubblica, e sull’importanza di investimenti adeguati in prevenzione» conclude la nota della Commissione d’Albo dei Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro di Roma e Provincia. (Nella foto: il Ministero della Salute)