Salute e sicurezza in 27 Paesi europei

it_hwc2012-13_posterSettimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro. Dal 21 al 25 ottobre, rappresentanti dell’omonima Agenzia europea (Eu-Osha), hanno diffuso informazioni su come migliorare la sicurezza e la salute negli ambienti in cui si svolgono le attività produttive in tutto il continente. Messaggio chiave della campagna biennale è “Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi”, studiato per incentivare il coinvolgimento dei lavoratori nelle buone pratiche e garantire la sicurezza. Informare e sensibilizzare cittadini, imprese e istituzioni sui temi della prevenzione e della tutela sul lavoro è il primo obiettivo dell’organizzazione e la settimana europea ha rappresentato quest’anno un’occasione di respiro internazionale. In particolare, è stata data massima diffusione ai messaggi della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri 2012-2013” che si sta avviando alla conclusione entro il mese. L’iniziativa è decentrata ed è finalizzata ad aiutare le autorità, le imprese, le organizzazioni, i dirigenti, i lavoratori e i loro rappresentanti nonché altre parti interessate a livello nazionale, a collaborare al rafforzamento sulla consapevolezza dei rischi. La campagna promuove molteplici attività a livello nazionale ed europeo, compresi incontri e seminari di partenariato a livello nazionale. Eu-Osha, in occasione di questo evento, ha invitato tutti gli organismi, associazioni datoriali, sindacati, enti di ricerca, istituzioni e aziende, a organizzare in questi giorni incontri, seminari e iniziative per promuovere il valore del dialogo, della partecipazione dei lavoratori e del coinvolgimento della leadership nella gestione della sicurezza sul lavoro in azienda. Dall’indagine dell’Eu-Osha, realizzata fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti, risulta che le imprese europee ricorrono ad azioni formali, per affrontare sia questioni inerenti alla sicurezza e alla salute sul lavoro, sia i rischi psicosociali e ad azioni meno formali, specialmente quando si tratta di questi ultimi. Più di un terzo delle imprese, in particolare quelle più piccole, fa svolgere le valutazioni dei rischi a professionisti esterni. Vi sono, tuttavia, importanti differenze per paese, con tassi di esternalizzazione molto bassi in Danimarca, Regno Unito, Svezia ed Estonia, anche fra le imprese più piccole. In circa il 40 per cento delle imprese, le questioni di sicurezza e di salute sul lavoro sono discusse regolarmente nelle riunioni dell’alta dirigenza, mentre la partecipazione dei superiori gerarchici nella gestione della sicurezza e alla salute sul lavoro è citata come molto o abbastanza elevata nella maggior parte delle imprese (75 per cento).

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