Salute e sociale per i candidati in Campidoglio

Il sindaco, per legge, è la massima autorità sanitaria cittadina responsabile della salute dei residenti. Sebbene le competenze nell’organizzazione dei servizi sanitari spettino alla Regione, è il primo cittadino a rispondere della tutela della salute pubblica e a vigilare sulla effettiva erogazione delle prestazioni, attraverso la figura del delegato del sindaco ai rapporti con le Asl. Non poteva mancare perciò, nei programmi della maggior parte dei 22 candidati alla poltrona più alta dell’Aula Giulio Cesare, un accenno all’ambito sociosanitario, che in sintesi illustriamo. Ė concentrato su una riorganizzazione dei centri anziani il piano di Carlo Calenda, che intende potenziare tale servizio allargandone l’accesso a tutta la cittadinanza con attività ricreative e culturali. Altro punto di forza è l’unificazione della banca dati sui servizi sociali offerti e il potenziamento dei Punti unici di accesso, insieme al piano di assunzione di nuovi assistenti sociali. Per quanto attiene agli immobili in disuso, il candidato sindaco di “Azione” ne propone il riuso a fini sociosanitari, con particolare attenzione all’ospedale Carlo Forlanini, in zona Gianicolense, chiuso dalla Regione Lazio nel 2015 e lasciato in stato di abbandono totale. Per Roberto Gualtieri bisogna riorganizzare il sistema di welfare cittadino attraverso un nuovo “Piano regolatore sociale” atto a riequilibrare l’offerta di servizi e potenziare la capacità di spesa sociale dei municipi. Il candidato di centrosinistra promuove inoltre la “valorizzazione della terza età attiva” con progetti legati al co-housing e alla prevenzione dell’isolamento degli anziani; previste nel programma misure d’inserimento lavorativo per le persone con disabilità e sportelli per i migranti che ne favoriscano l’integrazione. Le dipendenze patologiche da stupefacenti, alcol, fumo, psicofarmaci, gioco d’azzardo, abuso di rete per i minori, sono al centro dell’azione di Enrico Michetti, l’avvocato esperto nell’amministrazione degli enti locali – indicato come sindaco dal centrodestra – che propone un ampliamento di competenze dell’Agenzia capitolina sulle tossicodipendenze. Altri interventi riguardano l’istituzione di una anagrafe sociale che prenda in carico le persone bisognose per sconfiggere l’esclusione sociale e il coinvolgimento degli anziani in lavori socialmente utili. Per i disabili si prevede lo sportello sul “Dopo di noi”, in caso di decesso dei genitori. L’uscente Virginia Raggi si muove invece guardando al rafforzamento del rapporto con il Terzo Settore, al potenziamento dell’assistenza domiciliare sostenendo la figura del “caregiver” e alla creazione di sportelli “virtuali” per la conoscenza e l’accesso ai servizi sociali. Negli intenti della sindaca, se rieletta, ci sarebbe la reinternalizzazione di figure esterne impiegate nel sociale ed è nota a molti la presa di posizione verso la Regione Lazio, per sostenere la riapertura degli ospedali San Giacomo e Forlanini. Le proposte per il sociale e la salute dei cittadini, non si esauriscono con i quattro candidati indicati tra i favoriti alle urne. Altre figure, più o meno note, sfidano la sorte. Paolo Berdini ingegnere, già assessore all’Urbanistica nella giunta Raggi della prima ora, candidato sindaco con la lista “Roma ti riguarda”, intende mantenere gli edifici ospedalieri del San Giacomo e del Forlanini alla loro funzione pubblica, per farne strutture sociosanitarie aperte, articolate in servizi e attività territoriali con finalità preventive, curative, riabilitative. Solida esperienza nella sanità, quella della ginecologa Elisabetta Canitano, candidata sindaco di “Potere al Popolo” per anni dipendente della Asl Roma 3, che rivendica il potere del sindaco di “intervenire sulla salute pubblica dei cittadini di Roma e non rinunciare a proposte in questo campo, qualora le decisioni prese entrino in contrasto con il diritto alla salute e con la sanità pubblica”. Anche lei ha sostenuto in varie manifestazioni la necessità di riaprire gli ospedali chiusi, segno di una sanità smantellata dalle privatizzazioni in corso negli ultimi anni. Si concentra sul “green pass” Margherita Corrado, senatrice uscita dal M5s e candidata sindaco per la lista civica “Attiva Roma”, che si batte per rivalutare cultura e patrimonio della Capitale, ponendo tali valori al centro del suo programma. “Una delle conseguenze più illogiche nel settore culturale – sostiene l’archeologa – è l’accesso interdetto a chi è sprovvisto del passaporto verde perfino ai parchi archeologici, anche se la visita si svolge interamente all’aperto”. Fabiola Cenciotti, candidata sindaco per il “Popolo della famiglia” sostiene che il Comune dovrebbe “garantire la tutela dei più deboli, dei disabili e degli anziani” e si batte per “il diritto alla deambulazione contro ogni barriera architettonica”. Intento della candidata è inoltre il “patrocinio dell’assistenza indiretta del disabile e dei malati gravi non più autosufficienti”. Potenziamento della sanità pubblica, abolizione dei ticket e superamento delle liste d’attesa sono le parole d’ordine di Cristina Cirillo, candidata sindaco del Partito comunista italiano mentre Franco Grisolia, del Partito comunista dei lavoratori è per il potenziamento dei consultori e la garanzia del rispetto della legge 194 per il diritto all’aborto, contenendo la presenza dei medici obiettori negli ospedali. Per il Partito comunista di Marco Rizzo, si candida al Campidoglio Micaela Quintavalle, conosciuta come pasionaria del sindacato del trasporto pubblico romano, che propone l’apertura di sportelli antiviolenza nei pronti soccorsi della nostra città e la trasformazione dei consultori, opportunamente potenziati, in centri di servizi territoriali per promuovere la salvaguardia della salute della donna, il sostegno psicologico alle famiglie e ai figli. Chiude la carrellata di aspiranti sindaci che nel loro programma si occupano di salute e sociale Rosario Trefiletti, candidato per l’Italia dei Valori, per anni impegnato in una associazione di tutela dei diritti dei cittadini/consumatori, che punta all’originalità parlando di obbligo vaccinale. Trefiletti esprime apprezzamenti sulla iniziativa “Ti accompagno io”, corsa gratuita in taxi riservata agli ultra 80enni di Roma, promossa dall’Ania, associazione di imprese assicurative e realizzata in collaborazione con la Cooperativa Radiotaxi 3570, che ha consentito di vaccinare 20mila anziani.

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